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TONY PAGLIUCA
''O la canzone è una finestra aperta sul mistero o è solo rumore...''

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25/05/2025   TONY PAGLIUCA
  ''O la canzone è una finestra aperta sul mistero o è solo rumore...''

Quando ci si trova di fronte a uno dei miti musicali, che con Le Orme ha dato un contributo indelebile alla storia del progressive, scontato l’entusiasmo, il timore reverenziale misto ad imbarazzo è dietro l’angolo. Ho incontrato la prima volta Tony Pagliuca, tastierista rock i cui brani hanno accompagnato la mia gioventù e che ascolto con immutata partecipazione emotiva oggi, superati ahimè da un bel pezzo “gli anta”, molti anni fa a Pisa, dopo un concerto del tour di presentazione del loro album di svolta, il capolavoro ''Florian'' (1979). L’album esprimeva il radicale cambio di rotta avvenuto in seguito alla crisi del progressive, spia di un cambiamento epocale che le Orme avevano “profetizzato” da tempo e che gli ha portati all’abbandono della strumentazione elettronica per quella acustica e d’epoca in una sorta di riscoperta delle loro radici veneziane (pianoforte, clavicembalo, harmonium, violoncello, vibrafono, percussioni, glockenspiel, marimba, violino, chitarra acustica, bouzouki, mandola), unitamente allo studio immersivo della musica classica. Ebbene, anche in quella occasione Tony, abbigliamento in stile 700 veneziano, sottoposto alla mia raffica di entusiastiche domande mostrò una grande disponibilità umana e comunicativa densa di spigliatezza e simpatia che fece svanire in pochi secondi i timori dell’approccio.

Lasciate le Orme nel 1992 per poi riprendere una collaborazione con alcuni dei membri storici dal 2010 (partecipazione al Prog Exibition di Roma nel 2010 con Aldo Tagliapietra e Tolo Marton, ospite David Cross - è inoltre presente nel secondo disco dell’album ''Le Orme & friends'', 2023), Tony ha intrapreso una lunga carriera solista inaugurata dall’album ''Io Chiedo'' (1990) seguito dallo strumentale di taglio elettronico ''Immagin’arie'' (1993) fino a ''Bienvenido a México - Julio 2024'', su cui ci soffermeremo, disco celebrativo di un tour di concerti in Messico nel 2024 che voleva dare un’idea del lavoro solista e soprattutto l’inizio di una speciale collaborazione con sua moglie Tatiana Carrer.

Ho incontrato nuovamente Tony nel 2008 a Livorno in occasione di una sua performance solista al pianoforte dove presentò la sua storia interagendo in modo brillante con il pubblico, una serata indimenticabile corredata fra l’altro da un piacevolissimo momento conviviale con gli amici e cena post concerto. E a distanza di anni, in occasione dell’uscita del suo ultimo disco, ho colto al volo l’opportunità di presentarlo ai nostri cybernauti appassionati di rock progressivo ma più in generale direi, a tutti gli amanti della buona musica.

Ciao Tony e benvenuto su Music Map. Ripercorrere le tappe della tua lunga esperienza con le Orme, così come provare a tracciare la storia di una band icona del prog italiano (definizione che, ricordiamolo, allora non veniva ancora usata) occorrerebbe uno spazio enciclopedico, quindi se sei d’accordo ne darei per scontata la conoscenza visto che ci rivolgiamo prioritariamente ad appassionati (segnalo ben volentieri l’ottimo libro illustrato dell’amico Tino Tozzi, ''Le Orme. Visioni Prog, Volume 1: La discografia completa di un gruppo visionario'', Hi-QU Music, 2024) e dopo un breve ma doveroso richiamo a quegli anni, unici, irripetibili, focalizzerei l’attenzione sul tuo percorso solista e sull’attualità. Ti chiederei cosa resta oggi in Tony Pagliuca come artista e come uomo di quella prestigiosa eredità… ''Attualmente rimango settantenne con moglie, Tatiana, e tre figli, Emanuele, Alberto e Celeste. Nello spazio attorno continua ad essere presente la Musica, la nostra fedele compagna. Sono sempre più attratto dai suoi suoni della natura e da quella suonata con strumenti acustici. Attualmente sto componendo per pianoforte a quattro mani e mi esibisco ora qui in Italia con Tatiana in piccoli teatri o in sale da concerto''.

Nella tua vasta produzione solista (vedi discografia in fondo) si può riscontrare ed apprezzare un’ampia varietà di scelte stilistiche, dove si alternano momenti lirici, classici, elettronici, ovviamente progressive, album dal vivo e di solo pianoforte, spunti di sapore jazzistico (sto pensando, ad es., a ''Evasione totale'' riarrangiata ed eseguita dal vivo con la presenza del grande David Jackson), fino a musiche ispirate e dedicate a tematiche religiose. Fermo restando che ogni album in quanto frutto di fasi e contesti specifici è unico, quale filo rosso comune si potrebbe individuare fra questi diversi episodi della tua carriera? ''L’essenza della Musica la trovo spesso in una semplice melodia e il mio impegno è quello di cercarne una veramente ispirata e trovare i suoni appropriati per la confezione da offrire all’ascoltatore. E rifacendomi ad una frase che piaceva molto al cantautore Claudio Chieffo (1945-2007) a cui è stato recentemente dedicato il libro “La ballata di Chieffo” di Walter Gatti, “O la canzone è una finestra aperta sul mistero o è solo rumore”. Perciò il filo rosso che unisce tutte le mie diverse composizioni potrebbe essere legato indissolubilmente al quotidiano desiderio di guardare assiduamente a quella finestra''.

E adesso veniamo all’ultimo lavoro uscito da casa Pagliuca, ''Bienvenido a Mexico – Julio del 2024'', che testimonia un eccezionale tour solistico in Messico con tua moglie. Vuoi descriverci come è andato il tour messicano con l’antecedente uscita del disco promozionale? ''Il Messico è un grande paese con un popolo straordinariamente vivace. Grazie al cielo ci siamo trovati in un gruppo di persone appassionato dei colori e dei suoni. Non dimenticheremo mai quel viaggio e non soltanto per la calorosa accoglienza ma per essere stato il palcoscenico di un memorabile debutto: la prima volta io e Tatiana insieme al pianoforte con la provvidenziale fortuna di avere davanti un pubblico sempre entusiasta. Il manager, Carlo Carsi, avrebbe pubblicato subito anche il disco live, ma grazie a Dio mi ha ascoltato e abbiamo rimandato ad un periodo di fine rodaggio. Comunque i concerti di Città del Messico e di Guadalajara sono stati senza dubbio una spinta considerevole e un sano incoraggiamento a coltivare questo mio avanzatissimo sogno''.

Poiché stai portando avanti questa attività concertistica di pianoforte “a quattro mani” (con tua moglie Tatiana Carrer), pensi che possa diventare il prossimo titolo di Tony Pagliuca? Nel ringraziarti della disponibilità, ti lascio poi la parola per rivolgerti direttamente al nostro pubblico… ''Certo, collezionare una registrazione in studio non sarà facile, per noi sarà una vera impresa, chissà... Continuo però a sostenere che i concerti mi divertono di più delle registrazioni. Siamo più contenti quando ci chiamano a suonare in concerto''.
(Intervista di MauroProg)

Discografia solista
1990 – Io chiedo (Philips)
1993 – Immagin'arie (Freeland, riedizione M.P. & Records con 3 inediti, 2024)
1999 – La notte della stella (Edizioni San Paolo)
2003 – Demos a Marghera (Autoproduzione)
2004 – Re-Collage (Live, Autoproduzione)
2010 – Apres Midi (Autoproduzione)
2018 – Canzone d'amore (Azzurra Music)
2021 – Rosa Mystica (M.P. & Records)
2024 – Bienvenido a México, Julio 2024 (Sol & Deneb Records)