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''Ormai oggi nessuno vuole più rischiare ma io non ci sto, a costo di sembrare retrogrado...''

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27/05/2025   MANUELE ALBANESE
  ''Ormai oggi nessuno vuole più rischiare ma io non ci sto, a costo di sembrare retrogrado...''

Sembra un manifesto di vita questo esordio discografico maturo e di mestiere di Manuele Albanese. Si intitola “Biglie”, un vinile uscito per la rinascita della Cramps Music. Un lavoro che sfoglia tanto del passato quasi a farsi didascalia di diapositive di un’Italia anni ’70-’80. Cita Battiato, cita Mogol e cita la contemporaneità, cita il pop ma anche l’indie… ci prende per mano con questo modo scivoloso di essere, in bilico tra un romantico Edda e un redivivo Battisti. Scelte estetiche e grafiche che non lasciano spazio al futuro. Tanta personalità a cui chiedere incetta di ispirazione personale…

Un vinile… una scelta estetica o voluta per ragioni etiche? ''L’estetica è etica. Il vinile è stata una scelta obbligata essendo ''Biglie'' un concept album, ed andava assolutamente tradotto in forma grafica, anzi nel mio caso direi materica. Appoggiare la puntina sul solco ed ascoltare tutto un lato è un gesto rituale, spero che anche le nuove generazioni lo possano recuperare''.

E come ti poni nei confronti della liquidità digitale? ''La liquidità è di una comodità unica, puoi avere tutto e subito, senza far fatica. Ma se l’avessi avuta da ragazzino sarei ora quel che sono? La fatica nel rintracciare l’interprete di quella tal canzone senza Shazam (ricordo Epitaph nella pubblicità della Dreher ad esempio), lo sconforto nello scoprire che quel disco che avevi comprato (attratto dalla copertina) era una gran ciofeca, andare ad un concerto a “scatola chiusa” e scoprire una band da paura. Ormai oggi nessuno vuole più rischiare ma io non ci sto, a costo di sembrare retrogrado''.

“Biglie” ha fortissimi rimandi “infantili”, o comunque al tempo in cui c’era il disincanto. Penso che questo disco sia anche pieno di disincanto… non trovi? ''Tutt’altro! Quello che sembra disincanto è solo pigrizia… il protagonista dell’album è un romantico sognatore, che canzone dopo canzone, biglia dopo biglia, si sforza di capire (a proprie spese) quale sia la natura dei propri sentimenti, ma anche delle proprie illusioni. Però è indolente, quindi le occasioni (e la vita) gli scivolano dalle mani come biglie che rotolano sulla sabbia''.

Ma se ti chiedessi da dove nasce? Esiste una “biglia” precisa che ha ispirato il lavoro? ''Per assurdo l’alfa e l’omega di tutto il progetto è stato l’ultimo brano ad essere scritto, ''Biglie'' per l’appunto. Solo dopo aver creato la scaletta mi sono reso conto come ogni pezzo fosse legato all’altro da un sottile filo rosso''.

E pensando alle solite out takes? Canzoni scritte, magari prodotte e non inserite? Ci sono? ''Certo, molte sono state pre-prodotte o addirittura registrate ma non inserite nell’LP in quanto fuori contesto. Tra queste come bonus-track è presente nei canali digitali “Domani”, un brano che parla anche di me, una persona per molto tempo proiettata nel futuro, ma con un presente non vissuto appieno. Poi la maturità ha portato un equilibrio ed ecco qui, dove si trova il disincanto, in un capitolo a parte, che non ha la sua biglia''.