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27/01/2016   MEXICAN HEROES
  ''Gli artisti, per stare sulla cresta dell'onda, spesso trascurano l'arte...''

Ciao e benvenuti sulle pagine di Music Map. Partiamo dall’inizio, come nasce il progetto Mexican Heroes? ''Nasce da un progetto coverband (Foo Fighters, Nirvana) che poi si è evoluto in band di inediti nello stile rock - punkrock, sempre con un richiamo alle nostre band fondamentali''. Siete quindi nati come gruppo di cover, quando avete iniziato a sentire l’esigenza di esprimervi con brani originali? E come è stato per voi approcciarvi per la prima volta alla scrittura e alla composizione? ''La coverband e’ durata poco meno di un anno, non perché non ci piacesse suonare Foo e Nirvana (anche la richiesta dei locali comunque era buona), ma iniziando a lavorare su pezzi portati in sala dal nostro chitarrista abbiamo subito capito che c’era quel qualcosa in più che poteva far funzionare i nostri pezzi e camminare da soli''. Da qualche settimana stiamo ascoltando il vostro nuovo singolo “On the wave”. Una traccia davvero molto interessante sia a livello musicale sia in riferimento alla tematica trattata. Vi va di raccontare ai nostri lettori di cosa parla “On the wave”? ''''On the wave'' parla di alcune situazione dello star system nell'ambito musica, cinema, editoria, dove molto spesso capita che gli artisti abbiano la necessità di stare sempre sulla cresta dell’onda e ricercare il successo a tutti i costi, trascurando poi l'arte, che in realtà è la loro passione, che li ha portati fin lì…''. Come è nato questo brano? ''Il brano è nato come tendenzialmente nascono la maggior parte dei brani Mexican... ovvero Cristian (chitarrista) viene in sala con un'idea e poi la si sviluppa insieme... In quel periodo io (cantante e scrittore dei testi) stavo seguendo la serie tv americana “Californication”, ambientata proprio in una Los Angeles dove lo star system e tutte le problematiche ad esso conesso sono di casa...''. E invece l’idea che avete sviluppato nel videoclip? ''L’idea del videoclip è nata utilizzando la metafora dell’onda, abbiamo pensato ad uno sport dove solitamente si cavalca l’onda… la tavola da surf o board è stata l'idea più giusta, ovviamente contestualizzata in un wakeboard park dove, al posto delle onde, ci sono pedane galleggianti per effetturare evoluzioni...''. Notizia recente è l’inserimento di “On the wave” in rotazione sulle frequenze di Virgin Radio. Grande notizia! ''Sì, per noi è stata la notizia forse più esaltante, da quando suoniamo insieme ovviamente…''. Tre band per voi importanti che vi hanno influenzato? ''Foo Fighters, Nirvana, No Use For A Name''. Tre band del panorama underground italiano che apprezzate e che a vostro avviso sarebbero meritevoli di maggiore attenzione? ''Mah... noi siamo grandi fan dei Ministri, che però ora non si possono più definire 'meritevoli di attenzione'… però 6-7 anni fa li seguivamo anche quando erano una band piccola… Ora ti potrei dire i Be the Wolf di Torino, che hanno un sound pazzesco ed un genere sempre attuale, molto energico. E in ultimo anche i Brain Distillers Corporation, band del nostro produttore Frank Altare, il quale ha appunto formato una superband dove ognuno di loro è un insegnante professionista nel proprio strumento… dunque sono dei 'carrarmati' privi di incertezze!''. Dalla vostra pagina facebook vi sappiamo in tour, ti va di ricordarci le vostre prossime date? ''Trezzano sul Naviglio (MI), Bergamo e Vimercate (MI) nelle prossime settimane''. Dopo “On the wave” prossimi progetti? ''A marzo uscirà il nostro secondo singolo “Like a bubble”, con video, e si spera con passaggi radiofonici importanti come “On the wave”!'' Grazie e buona musica ragazzi!