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30/07/2025
23/07/2025 CARLO PONTEVOLPE
''È più facile dare la colpa al mondo esterno, sentirci vittime, che rimboccarci le maniche e lavorare...''
Carlo Pontevolpe scrive canzoni come fossero appunti sparsi sul retro di una bolletta: ironici, ruvidi, a volte amari ma sempre onesti. Vive a San Donato Milanese, ma nelle sue canzoni c’è il Sud che brucia e il Nord che corre, l’ironia come difesa e il disincanto come stile. Con ''Non Ne Posso Più'', il suo nuovo singolo, Carlo mette in musica una stanchezza collettiva trasformandola in racconto, in ritmo, in gesto condiviso. Il suo è un cantautorato contemporaneo, disilluso quanto basta, capace di attraversare il caos con leggerezza e una punta di poesia, come una risata che arriva dopo una lunga giornata storta.
“Non Ne Posso Più” è un titolo che abbiamo pensato almeno una volta a settimana. Ma quando è stata l’ultima volta che l’hai detto sul serio? ''L’altra notte, dopo la sesta zanzara che friggevo con la racchetta! True story! A San Donato Milanese, dove vivo, le zanzare sono un problema serio. Sindaco, faccia qualcosa!''.
Ti sei ispirato a Post Malone per una scelta compositiva audace: usare un solo giro di accordi per tutto il brano. In cosa pensi di averlo fatto “alla Pontevolpe”? ''Sicuramente nella morale di fondo di un pezzo che, però, vuole essere pop e divertente, seppur con la pretesa di far riflettere in qualche modo. Da “Better Now” di Post Malone ho preso solo l’idea di un unico giro armonico, dire che “Non Ne Posso Più” è ispirata a “Better Now” non sarebbe corretto. Se proprio dovessi identificare un’impronta dei miei personali ascolti in questo mio singolo, citerei Franco Battiato, perché quando ho messo giù l’arpeggio iniziale su cui si basa tutto il brano, ho intrasentito la sua musica e probabilmente questo pensiero ha in qualche modo influenzato poi tutta la creazione, sia in termini di scrittura che di arrangiamento. Ad esempio, alla fine della canzone ho voluto inserire un violino vero, registrato, che ricorda lo storico sodalizio con Giusto Pio''.
Il video è leggero e coreografico, ma in controluce si intravede il senso del limite, del ridicolo, del disastro quotidiano. Quanto c’è di autobiografico? ''Questo brano parte da una mia riflessione su me stesso: mi stavo interrogando sul perché non fossi riuscito a diventare quello che sognavo da ragazzino, cioè una personalità di spicco (un Elon Musk, diremmo oggi), ma dopo poco ho notato che il mio ego se la stava in qualche modo raccontando, elencando e incolpando una serie di cose futili sulle quali avrei potuto sicuramente lavorare, se avessi voluto. Allora ho capito che in realtà erano scuse per non scomodarmi, per rimanere nella mia zona di comfort, come facciamo in tanti. È più facile dare la colpa al mondo esterno, sentirci vittime, che rimboccarci le maniche e lavorare per raggiungere i nostri obiettivi, a patto che siano nostri e non imposti dalla società. Oggi, a circa cinque anni di distanza dalla composizione del brano, ho capito che in realtà quel modello di successo mi era stato in qualche modo imposto dalla società''.
Sei partito con “Le Opportunità”, sei passato per “Vi Voglio Bene”, e ora questo singolo. È già una trilogia? O manca ancora un capitolo? ''Mancano vari capitoli e sto già lavorando al prossimo che uscirà a settembre, se tutto va secondo i piani. Anche se mi sto concentrando a godermi ogni capitolo della mia personale avventura musicale, la mia progettualità è di continuare con dei singoli, arrivando a 5-6 pubblicazioni. Poi tirerò le somme e capirò in che modo continuare questo progetto, perché mi finanzio da solo e non posso continuare all’infinito purtroppo, almeno con queste modalità. Di scrivere sono sicuro che non smetterò mai''.
Dove ti vedremo live? Hai delle date estive da comunicarci? ''Per ora non ho altre date rispetto a quelle fatte finora quest’anno. Devo dire che ad inizio anno ne avevo soltanto una pianificata mentre sono riuscito a farne cinque! Sono già contento così! Al momento sento di volermi concentrare soprattutto sulla scrittura e la produzione musicale, ma spero di avere qualche occasione di esibirmi dopo l’estate! Grazie mille per questo spazio e alla prossima!''.