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16/09/2025
16/09/2025 FABIO SMITTI
''Siamo soli ma non possiamo fare a meno degli altri...''
Fragilità e ricerca, nostalgia e desiderio, poi la rinascita e sicuramente la ricerca di sé. Con “Instabile”, il suo primo album da solista, Fabio Smitti tesse tutto questo dentro otto brani che oscillano tra introspezione e denuncia sociale, tra amore e amicizia, tra cadute e nuove prospettive, anche affidandosi molto all’eccentricità del lavoro visivo e sonoro, foriere di dispotiche immagini che mi si riflettono alla mente. Un lavoro che mette a nudo l’anima, ma che al tempo stesso invita a rileggere le proprie esperienze con occhi diversi, con una colonna sonora che mescola suoni alternativi, tastiere, chitarre e una voce intensa capace di reggere il peso delle emozioni più complesse.
Un disco del futuro? La tecnologia quanto ha determinato il suono, la visione e il modo di questo tuo primo lavoro? ''Molto, d'altronde ammetto i miei limiti musicali e che le ultime tecnologie (assieme ad altri artisti che hanno collaborato con me) mi hanno permesso di tramettere le emozioni e idee messe nelle canzoni dell'album''.
In “Carma” si percepisce un avvertimento, quasi un monito a chi si avvicina: credi che amare significhi anche mettere in guardia l’altro dai nostri abissi interiori? ''Credo che ognuno di noi abbia a che fare con gli abissi interiori, e più che dichiararli all'altro, ci conviviamo, tenendo a bada gli istinti. Possiamo immaginare cosa farebbero se lasciati liberi di agire, stuzzicati dall'idea, ma ci auguriamo sempre che questo non accada''.
Per te il destino è una linea già scritta o una melodia che si può ancora improvvisare? ''Il nostro destino lo scriviamo noi ogni giorno, ognuno con le proprie esperienze. Sta a noi tenere duro nelle difficoltà ma soprattutto gioire nei momenti di felicità e godere di quello che si ha''.
Il tempo è un nemico che allontana o un maestro che insegna a ritrovarsi? ''Prendendo spunto dal genio di Einstein, credo che il tempo sia relativo. Quanto più noi siamo coscienti, più diventa nostro amico, rallentando tutto ciò che ci circonda. Permettendoci di vivere completamente''.
Condivisione o solitudine? Contaminazione o erigere un sentiero dentro cui distinguere (altra parola che torna spesso) chi far entrare o meno? ''Siamo soli ma non possiamo fare a meno degli altri...''
Circondarsi delle somiglianze o delle diversità? Fabio Smitti cosa sceglie? Questo disco cosa sceglie? ''Il confronto genera maturità; il confronto nasce dalle diversità. D'altra parte siamo attratti dalle somiglianze che generano conforto. Entrambe possono essere tasselli di vita. Questo disco è aperto a tutto ciò che diventa essenziale per il Noi lasciando da parte l'Io''.