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15/07/2016   DANIELA VICALE
  ''Questa Italia malgestita, derubata della dignità...''

Ciao, Daniela: prima di tutto presentati ai nostri lettori. (Chi sei, di dove sei, che musica fai) ''Ciao a tutti. Mi chiamo Daniela Vicale. Sono nata il 3 marzo del 1982 a Caserta, perché in quel periodo mio padre si trovava lì per lavoro. La mia famiglia è napoletana, anche se trenta anni fa si sono trasferiti nel Cilento. Avevo solo quattro anni, sono cresciuta qui e non sono mai voluta andare via... amo il Cilento!!! I miei brani sono di base pop con qualche piccola influenza etnica, avendo avuto anche esperienze con gruppi popolari''. Sei da pochissimo uscita con un singolo, “Luna nuova”: hai già qualcos’altro in cantiere? Magari un album? ''Si, sto ultimando un album che conterrà 11 inediti scritti da me in collaborazione con mio fratello Vincenzo, che ha curato i testi. Altri brani sono nati insieme ad Alessandro Galdieri (che è anche il mio produttore e arrangiatore) e Valentina Schiavo. A chiudere il tutto una cover, “Insieme”, di Mogol-Battisti''. Parlaci di “Luna nuova”: com’è nata? E cosa vuoi che arrivi al pubblico da questa tua canzone? ''“Luna nuova” è lo specchio di questa Italia malgestita, derubata della dignità di un popolo che da secoli ha sempre dovuto lottare per ottenere ciò che gli spetta. È il racconto di una cronaca quotidiana che riempie pagine e TG lasciando poco spazio a quello che ormai sta diventando un sogno: il vivere in maniera serena questa vita''. Nasci come enfant prodige a “Bravo bravissimo”: cosa ricordi di quell’esperienza? E quanto è stata formativa, per ciò che hai realizzato poi dopo? ''Sono stata proiettata da una piccola piazzetta del mio paese al cospetto di milioni di telespettatori con l’inconsapevolezza di una ragazzina di undici anni che, al rientro da questa esperienza, ha trovato un paese in festa. Sono di quelle esperienze che ti porterai per sempre con te!!! Lì ho cominciato a capire che una passione poteva diventare un mestiere''. Hai riabbracciato la televisione recentemente, partecipando al Bootcamp di X-Factor: raccontaci di questa esperienza. ''Tanti ragazzi provenienti da ogni parte d'Italia. Ore di attesa, tensione, emozione... In quel periodo lavoravo in uno stabilimento balneare, ho potuto così finanziare i continui viaggi per i provini che superavo di volta in volta, l'ultimo a Milano. Eravamo rimasti in 26 su centinaia di provinanti. Anche se la mia avventura è finita lì, porto con me un bellissimo ricordo. Le risate tutti insieme sul pullman per raggiungere la villa dove si sarebbero svolti gli ultimi provini. C'era anche Marco Mengoni (simpaticissimo). E il giudizio e i consigli che alla fine Morgan lasciava ad ognuno di noi, che in parte aiutano a farti capire quali possono essere i tuoi limiti e dove migliorare''. Raccontaci qualche aneddoto particolare della tua vita artistica passata. ''Sicuramente, come ho già detto in altre interviste, il viaggio fatto anni fa negli U.S.A. con il gruppo cilentano di cui facevo parte. Cantare per gli italoamericani è stata un'emozione indescrivibile''. Qualcosa da aggiungere? ''Non vedo l'ora di finire l'album, sperando che i miei brani possano piacervi e magari possiate ascoltarli in radio. :-)''. Fai un saluto ai nostri lettori. ''Un abbraccio virtuale a tutti. ;-)''.