Sono presenti 1271 interviste.

19/04/2024
ETTA
''Esporti come artista ti connette ad una parte interiore molto intima e sensibile, che può essere minata da chiunque...''

18/04/2024
SONIA VETTORATO
''Siamo un Paese estremamente arretrato in fatto di cultura musicale, e c’è poco rispetto per la figura del musicista...''

tutte le interviste


interviste

03/09/2016   WEIRD
  ''Ci piacciono le melodie affogate nelle distorsioni e nel riverbero...''

Parlatemi un po' di voi... Come si è formata la vostra band? ''Dopo aver chiuso l’esperienza col mio gruppo precedente mi sono ritrovato da solo e da lì ho cominciato a sperimentare con nuovi suoni, modi di comporre diversi e mi sono aperto ad arrangiamenti più larghi e a suoni più spaziali, dopo poco tempo mi ha raggiunto Massimiliano alla batteria e Matteo al basso, che è stato sostituito dopo poco più di un anno da Giovanni''. E i vostri generi musicali preferiti? ''Siamo tutti e tre grandi mangiatori di musica e ascoltiamo anche cose parecchio diverse tra loro. Diciamo che in generale ci piacciono le melodie affogate nelle distorsioni e nel riverbero''. Quale è la vostra canzone preferita? Marco: ''Ne metto tre; ''Sea Song'' di Robert Wyatt, ''Earthmover'' degli Have A Nice Life, ''Il Gulliver'' dei Verdena''. Giovanni: ''Troppo difficile rispondere a questa domanda. Do' un ballottaggio a tre: The Beatles - ''Tomorrow never knows'', The Cooper Temple Clause - ''Promises Promises'', Tame Impala - ''Feels like we only Go backwards''. Massimiliano: ''La risposta sarebbe dipendente esclusivamente dal periodo che sto passando. Al momento la mia canzone preferita è ''Decks Dark'' dei Radiohead''. Potete raccontarci qualche aneddoto riguardo il vostro ultimo album ''A Long Period of Blindness''? ''E’ stato particolarmente difficile da mixare, ci sono voluti svariati mesi di lavoro. Mi è capitato anche di andare all’ospedale in preda a dolori di stomaco di ogni tipo, dovuti sicuramente al nervoso e allo stress accumulato, insomma non è stato rilassante, sofferto ma ne è valsa la pena''. C'è qualche differenza con ''Desert Love for Lonely Graves''? ''Dal punto di vista tecnico con “A Long Period of Blindness" c'è stato un netto miglioramento della qualità del suono registrato, mentre in “Desert Love for Lonely Graves" ho registrato tutto da solo in modo molto lo-fi, con strumentazione limitatissima. Comunque sia, “Desert Love for Lonely Graves" mi risulta ancora più oscuro e claustrofobico di “A Long Period of Blindness", forse anche più compatto, mentre “A Long Period of Blindness" è più diversificato. I pezzi sono stati scritti nello stesso modo in entrambi i dischi, ma in “Desert Love for Lonely Graves" mancano le accordature insolite e alcuni pezzi sono stati composti al piano''. Quanto è importante per un musicista trovare il suono giusto? ''Nel nostro caso è almeno l’80% del lavoro, particolarmente le chitarre, ma anche il basso e la batteria. Da non tralasciare neanche la voce, perché il suono delle parole viene prima del significato puro e ordinario della stessa''. Parlatemi di un vostro concerto che ricordate in modo particolare... ''Un festival – il Summer is Mine a Carbonia, in Sardegna - al quale abbiamo partecipato lo scorso anno suonando prima di IOSONOUNCANE, artista che adoriamo. E’ stata la più grande platea davanti alla quale abbiamo mai suonato, c’era davvero tanta gente e molto attenta. Eravamo davvero emozionati prima di salire sul palco ed il concerto è andato alla grande. Il ricordo rimane indelebile, davvero un’esperienza indimenticabile''. C'è qualcosa di importante che il vostro pubblico dovrebbe conoscere riguardo la vostra band? ''I nostri dischi, perché semplicemente ci rappresentano; allo stesso modo i nostri concerti rappresentano un’altra versione di noi, sicuramente più energica e rumorosa''. Vi hanno mai proposto di scrivere una colonna sonora? ''Non ancora, ma sarebbe bello davvero. Però ci hanno chiesto un paio di pezzi del primo disco per un film indipendente che ancora deve uscire''. Tra quanto uscirà il vostro prossimo album? A breve? ''Non a brevissimo, è stato composto quasi tutto, ma c’è ancora da lavorare sugli arrangiamenti, alla gran parte dei testi (sì, quelli arrivano quasi sempre per ultimi), poi bisognerà registrarlo per bene, lavorarlo parecchio in sede di mix... insomma la strada è ancora lunga, ma nel frattempo arriverà qualche singolo nuovo che non sarà contenuto nell’album. Comunque, come si dice in questi casi, stay tuned!''.