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01/11/2016   CHROMA DRAMA
  ''I nostri genitori ci hanno cresciuti a pane e rock and roll!''

Benvenuti. E' un piacere intervistarvi. Quali sono le vostre principali influenze musicali? ''Siamo una commistione di scuole diverse: Valerio, il chitarrista, è un appassionato dei progetti musicali di Jack White e Joshua Homme. Sara, la cantante, ama tanto il punk londinese di Sex Pistols e Siouxsie and the Banshees quanto la musica cabaret dei primi del '900. Roberto, il bassista, è patito degli Arctic Monkeys e in generale della scena Indie Rock. Alessandro, il batterista, è più sull’Hard Rock anni '70 come i Led Zeppelin… ce n’è per tutti i gusti!''. Come è nata in voi la passione per la musica? ''Bene o male abbiamo iniziato a suonare sin da piccoli, magari non con il nostro strumento che suoniamo adesso. Diciamo che anche grazie ai nostri genitori che ci hanno cresciuti a pane e rock and roll!''. Come prendono forma le vostre canzoni? ''Fondamentalmente da un arrangiamento di accordi di chitarra, su cui cuciamo la sezione ritmica di basso e batteria che meglio riesce ad esaltare il tempo e gli accenti della canzone. Successivamente Sara si fa ispirare dalla musica nel creare melodie vocali e metriche adatte che facciano sposare il testo ai suoni. Spesso sono proprio i suoni delle parole a suggerirle le melodie''. Come è nata la vostra band? ''Dall’incontro di Sara la cantante e Valerio il chitarrista. Avevamo background musicali non proprio simili, quasi per niente. Ma avevamo entrambi voglia di creare qualcosa di nuovo, e vedevamo l’uno nell’altra il partner ideale per un matrimonio artistico. Da marzo di quest'anno si sono aggiunti Roberto al basso e Alessandro alla batteria. Abbiamo trovato la pace della stabilità dopo anni di continui cambiamenti di formazione''. Cosa ci raccontate riguardo il vostro ''Chroma Drama EP''? Tutto quello che vi viene in mente! ''Conoscemmo questo ragazzo, Francesco Cardillo, ingegnere del suono che aveva questa fantastica idea di registrare “a domicilio” portando tutta la sua strumentazione e materiali per adattare l’ambiente nel tuo garage, o perfino a casa tua! Finimmo per fare una full immersion di 5 giorni di registrazioni nella casa al mare di Francesco. Eravamo sprovvisti di batterista cosi reclutammo Antonio Zingariello, un nostro vecchio amico che viveva a Bologna... imparò tutti i pezzi in 2 giorni di prove. Suonavamo dalla mattina alla sera e ogni tanto ci ricordavamo di mangiare. È stata un esperienza fantastica''. Nominate una vostra canzone che farà impazzire i vostri fans. ''Siamo molto affezionati a “SHAMEando”. È molto orecchiabile, coinvolgente e piena di energia''. Di cosa parlano i vostri testi? ''Spesso sono sogni che abbiamo fatto, a volte apparentemente insensati, altre fin troppo simbolici. Preferiamo lasciarci guidare più da queste visioni nella scrittura, piuttosto che metterci a tavolino cercando di parlare di qualcosa. Anche se è capitato, come nel caso di “Lying Lullaby” sull’assopimento dello spirito critico causato dai Mass Media, o di “Nice Empty Box”, dove si condanna l’essere eruditi, spesso confuso con l’essere saggi. Gli argomenti trattati sono vari, spesso raccontati con ironia esorcizzante e camuffati in sarcastiche storielle di personaggi persi nei loro mondi, alcuni più espliciti altri meno. In generale preferiamo avere più livelli di lettura, uno più esplicito uno meno. In “Blacksmith of Blender” emerge il timore che i sogni possano a volte diventare più piacevoli della realtà, nonostante gli incubi che alle volte li tormentano. Il personaggio di “Bohemienne” vive l'alienazione e lo spaesamento dell'umanità nella società moderna così come li rappresenta Munch nella sua opera "Sera sul viale Karl Johan". “SHAMEando” è un titolo che nasce da un gioco di parole fra italiano, inglese e nonsense e affronta con tragi-comicità il tema della sottomissione, spesso anche solo mentale, in un gioco di ruoli tra vittima e carnefice''. Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? State già lavorando a del nuovo materiale? ''Stiamo componendo i nuovi brani per il prossimo disco che registreremo in uno studio a Londra. A breve lanceremo la campagna di crowdfunding per finanziarne la realizzazione''. A quale festival vi piacerebbe suonare un giorno? ''Ci sono un sacco di festival fighi in Italia a cui ci piacerebbe suonare. Speriamo di farlo il più possibile. Ora però siamo concentrati a scrivere pezzi nuovi che faranno parte del nuovo album''. Grazie del tempo dedicatoci. Se volete aggiungere dell'altro, sentitevi libero di farlo! ''Presto daremo il via alla campagna di crowdfunding per finanziare la realizzazione del disco, ovviamente per chi ci aiuterà ci sarà un omaggio oltre che i nostri ringraziamenti! Nel frattempo potete sentre il nostro ep qui: www.soundcloud.com/chroma-drama/sets/chroma-drama-ep.