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19/04/2017   DARKRAM
  ''Solo tromba e flicorno, senza nessun sinth o campionamenti...''

E’ appena uscito il tuo nuovo disco. Racconta come è nato, come è stato registrarlo. Che metodo usi per registrare? ''E’ nato dall’esigenza di pubblicare un disco che finalizzasse la sperimentazione di nuove sonorità e che testimoniasse un percorso di ricerca che porto avanti da tanti anni. Solo tromba e flicorno senza far uso di nessun sinth o campionamenti. Nel corso del tempo mi sono costruito una pedaliera di effetti, solitamente usati da basso e chitarra elettrica, collegata in questo caso a quattro amplificatori, un quartetto di amplificatori che reagiva, ognuno a proprio modo, ai miei stimoli. Il tutto registrato in un ampio open space nello studio Superbudda a Torino''.

Parlaci della fase creativa e della composizione delle canzoni… ''Sono entrato in studio e dalla prima sessione di registrazioni ho creato improvvisando un magma di suoni, enormi, molto profondi: avevo perfettamente in testa un’idea di caverna, di flusso scuro e pesante. Poi dopo molti mesi di ascolto ho scritto dei riff e delle linee melodiche, che sovra-incise hanno dato vita all’album''.

Auto-produzione per necessità o per altro? ''L’album è stato pubblicato in digitale dall’etichetta Club Inferno Entertainment, registrazioni, produzione e copie fisiche del mediabook sono interamente auto-prodotte, per necessità, sarei ben felice se qualcuno mi aiutasse a pubblicare i dischi''.

Quando suoni come ti senti? ''Solo bene, è il mio mondo, penso che non riuscirei a vivere senza suonare''.

Come definiresti in poche parole o in un motto la tua musica? ''Musica da ascoltare senza fare altro, ad alto volume, un viaggio nel profondo. Troppo?''.

Se la tua musica fosse una città a quale assomiglierebbe? ''Una città molto piccola, pulita e poco trafficata, con cattedrali gotiche imponenti, case scure e locali notturni scuri, con tanto alcool, mi viene in mente un po’ Gand in Belgio, se me lo chiedi fra vent’anni te ne dico altre, devo avere il tempo di viaggiare''.

Ho letto: "Stone and Death” non è altro che la storia di un uomo che viene colpito da una catastrofe apocalittica. Devastazione di pietre: enormi, piccole, medie. Viene colpito, sepolto, sommerso. Il tempo si ferma. Dopo settant’anni sono vivo, sento suoni, riprendo coscienza del mio corpo, respiro polvere, mi nutro del mio sangue. Ricordo e imprimo i ricordi in un mondo di pietra. Mi sento ancora utile, accolgo anime, faccio ordine e pulizia. Ogni giorno". Puoi commentare tali parole? ''Un giorno mi son trovato da solo ai piedi di una grande frana. Si vedeva perfettamente il percorso che avevano fatto queste migliaia di enormi pietre ora incastonate perfettamente. Ho pensato, pensa se venissi ricoperto di pietre e mi risvegliassi dopo settant’anni in un mondo fatto solo di pietre, poi ho proseguito il mio folle pensiero e mi sono immedesimato in una sorte di becchino molto ordinato che accoglie tutti coloro che non si meritano di stare al mondo, facendo ordine e pulizia maniacale''.

Dove possiamo trovare la tua musica e le tue info? Lascia anche un appello per i nostri lettori... ''L’album “Stone and Death” lo potete ascoltare, comprare su Bandcamp (https://darkram.bandcamp.com/), Onerpm (https://onerpm.com/disco/album&album_number=5583243239). Le copie del mediabook (artwork, testi tradotti in sei lingue e cd) scrivendo a infodarkram@gmail.com. Gli altri miei lavori e progetti sono sul mio sito www.ramonmoro.com. Appello: non andate mai ai piedi di una frana''.