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04/10/2017   LAST 4 MINUTES
  ''Il mercato musicale è una giungla, una specie di oligopolio...''

Com'è nata la scelta del nome della band? ''Eravamo sempre in ritardo, per prepararci, per provare… e arrivavamo sempre a fare le cose all'ultimo minuto… da qui Last 4 Minutes…''.

Come nasce un brano? Chi si occupa del songwriting? ''Possiamo tranquillamente affermare che le canzoni nascono in maniera del tutto naturale: un riff portato in saletta, un motivo cantato sotto la doccia. Solitamente la melodia, il riff principale nasce da Giacomo o da Marco, viene portato in saletta, ascoltato da tutti e se piace e ci prendiamo bene iniziamo a lavorarci su. I testi sono tutti scritti da Alex per ora, a seconda dell'ispirazione che arriva ascoltando le diverse idee. In seguito tutti gli altri strumenti, i cori e i vari arrangiamenti vengono scritti e stabiliti lavorando insieme''.

Cosa ascoltano i Last 4 Minutes? ''Ogni membro ha i suoi gusti musicali e le sue preferenze… non ci precludiamo nulla: rap, pop, metal, reggae, funky, hard rock, tecno e così via. C'è chi ha iniziato a suonare ascoltando i Dire Straits e gli Eagles, chi Justin Timberlake, chi i Muse, chi gli Iron Maiden, Ac/Dc, Bon Jovi e altri gruppi che hanno fatto la storia. Diciamo che ultimamente gli artisti internazionali che maggiormente ci ispirano sono Bruno Mars, Maroon 5, One Republic, Ed Sheeran, Twenty One Pilot, Lenny Kravitz… Insomma, non c'è un artista preferito…''.

Di cosa parla il vostro singolo “Rock Girls”? ''Sia il testo che il video di "Rock Girls" raccontano in maniera ironica la personalità tipica della "Ragazza rock". Completamente indifferente e distaccata dall'ambiente circostante, essa fa perdere la testa a chiunque le stia attorno semplicemente compiendo gesti di routine e di normale quotidianità. Lei sta al di sopra di tutto e di tutti: tutto le è permesso e nulla a chi le sta intorno è concesso. Per citare uno dei versi della canzone "…Delicious as cinnamon but can't eat you at all…": "…deliziosa come la cannella, ma che comunque non la riesci a mangiare…".

Siete soddisfatti del vostro lavoro? Che cosa avreste voluto cambiare? ''Sì, siamo soddisfatti. Abbiamo dato il massimo sia nell'organizzazione e nella realizzazione, ma dobbiamo continuare a migliorare. Non c'è niente da cambiare, solo da migliorare''.

Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia... ''Il mercato musicale è una giungla, una specie di oligopolio, e questa domanda forse non è la più adatta a noi. La musica indipendente deve resistere, non bisogna mai mollare, ma allo stesso tempo bisogna essere pronti ad accettare il cambiamento. Diciamo che siamo convinti che a volte si debba per forza scendere a compromessi. In maniera oculata però''.

Concerti dal vivo in programma? ''Stiamo fissando una serie di serate… Restate connessi!''.

Vi piacerebbe provare la carta concerti all'estero? ''Ovvio che sì. Avendo tutti pezzi in inglese, siamo molto curiosi di toccare con mano il riscontro all'estero''.

Con chi vi piacerebbe andare in tour? ''Come risposto nella precedente domanda, ci sono davvero una marea di artisti, più o meno famosi che ci ispirano e con i quali sogniamo di collaborare''.

In definitiva che cosa farete da grandi? ''Chi lo sa? Noi possiamo rispondere cosa proveremo a fare per diventare grandi...''.

L'ultima parola a voi. ''Grazie mille per averci concesso questo piccolo spazio, a tutti i lettori diciamo semplicemente che le novità che arriveranno a breve sono tante. Quindi seguiteci e supportateci, su tutti i nostri canali… cercheremo di migliorare continuamente e di proporre sempre qualcosa di nuovo… vi sorprenderemo!''.