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22/12/2017   7MARZO
  ''Siamo una (in) sana via di mezzo tra i Foo Fighters ed Elio e le Storie Tese...''

Ciao ragazzi, con il primo album state già avendo un ottimo successo, tanto è vero che sin dal primo singolo siete stati notati da radio nazionali come Radio Latte Miele e Radio Deejay. Qual è il vostro segreto? ''Un mix di stravaganza, paraculaggine e romanticismo :)''.

Abbiamo letto che vi definite a metà strada tra i Foo Fighters ed Elio e le Storie Tese! L’accostamento è quanto mai bizzarro: cosa vi accomuna agli uni e cosa agli altri? ''Diciamo che da un lato le nostre sonorità sono punk-grunge ma con soluzioni armoniche e ritmiche spesso un po’ particolari (per non dire 'ricercate', che fa fighetto); d’altra parte i nostri pezzi hanno un taglio ironico, anche se non siamo una band demenziale alla “Elio”. Insomma una (in) sana via di mezzo''.

Avete pubblicato da poco il secondo singolo, “Vorrei rinascere in un lama”, che è anche il titolo dell’album. Cosa rappresenta per voi questa canzone e come mai l’avete scelta per dare il titolo all’intero vostro primo disco? ''Il significato letterale del brano è quello di voler rappresentare il desiderio che ognuno ha di essere qualcosa d’altro rispetto a sé stesso e alle convenzioni che il nostro “personaggio” spesso ci impone. Per noi 7marzo rappresenta un po’ il momento di svolta in cui abbiamo deciso di rompere gli indugi e registrare il disco :)''.

Come nascono le vostre canzoni? ''Solitamente Franz scrive testo e musiche dei pezzi, poi si fanno delle sane “scantinate” in cui ci si trova ad arrangiare i pezzi in modo da essere sicuri funzionino anche e soprattutto live''.

All’interno dei vostri brani ci sono spesso anche riferimenti alla letteratura o ai fumetti. Cosa, in particolare, vi lega ai racconti di Buzzati, a Dylan Dog, ai Griffin e agli anime di Miyazaki (tutte fonti di ispirazione che avete dichiarato nella vostra biografia ufficiale)? ''Quello che ci lega a questi riferimenti è il gusto per il surreale, l’ironia e la fantasia come chiave per raccontare la realtà''.

Secondo voi qual è la situazione attuale della musica dal vivo in Italia a livello di infrastrutture, risorse, interesse del pubblico e qualità? Se poteste cambiare qualcosa cosa cambiereste? ''È dura, ma lo è per tutti: da un lato chi fa musica non trova spazi dove suonare, dall’altro chi gestisce un locale in Italia è praticamente un Eroe, viste tutte le difficoltà cui va incontro, e quindi è difficile che faccia suonare band che non gli riempiono il locale e spesso va sul sicuro puntando su cover band e dj set... Alcuni locali più “illuminati” riescono a puntare su una programmazione di qualità anche facendo scelte coraggiose e alla lunga si fanno un nome e il pubblico sa di poter trovare sempre buona musica, anche se poco nota. Ma per questo ci vuole tempo, risorse e dei direttori artistici in gamba. Non è facile, dovendo anche far quadrare i conti!''.

Lasciate qui i vostri link per permettere ai nostri lettori di seguirvi sul web. ''Facebook: https://www.facebook.com/7marzoband/. Spotify: https://open.spotify.com/artist/3Q8mRzB5N0yvSf1d4GrPDc. Sito: www.7marzo.com''. (Simone Larovere)