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07/12/2018   OUT OF THE EDGE
  ''Obiettivo? Non porsi limiti musicalmente parlando...''

Ciao Luca. Benvenuto su Music Map. Sei la "mente" del progetto Out Of The Edge. Raccontaci di cosa si tratta. ''Ciao a voi. Dunque, il concetto che sta dietro al nostro progetto Out Of The Edge non è proprio banale e scontato. Diciamo che, per farla molto semplice, il nostro è un progetto che ha l’obiettivo di non porsi limiti musicalmente parlando, ma di lasciar scorrere fantasia, creatività ed emozioni in modo che esse possano portare ad un risultato che sia fresco, ma soprattutto sentito a pieno. Il motivo che sta dietro a questa scelta è principalmente quello di voler evitare etichette date dal genere musicale o dallo stile''.

Lo scorso 23 novembre avete pubblicato il nuovo singolo ''Never give up'', secondo estratto dal disco ''Birth''. La canzone, dal sound pop rock con venature prog, ha un messaggio molto positivo. Di cosa si tratta? ''Esatto, è uscito da poco il nostro nuovo singolo ed il messaggio che "Never Give Up" vuole trasmettere è quello di non farsi abbattere dalle difficoltà che sicuramente la vita porrà davanti a ciascuno di noi mentre cerchiamo di raggiungere un certo obiettivo, specialmente se è qualcosa a cui teniamo particolarmente. Sono convinto che questo sia un messaggio che ci sentiamo ripetere parecchie volte, ma credo anche che non ci sia limite alla necessità di ascoltarlo, specialmente per il fatto che spesso ci troviamo stretti in situazioni non semplici da gestire e superare, nelle quali ricordarsi di continuare a lottare può non essere un pensiero immediato''.

''Birth'', il vostro EP di debutto pubblicato a marzo 2018, racchiude 5 canzoni scritte e composte interamente da te e interpretate da ottimi musicisti. Su tutti il nome che salta subito all'occhio è quello di Federico Paulovich, batterista dei Destrage. Come hai scelto le persone con le quali collaborare e, in particolar modo, come è stato lavorare con Paulovich? ''Guarda, scegliere le persone da coinvolgere nel progetto in realtà è stato molto semplice: alcuni ragazzi che hanno fatto parte di questo lavoro, ed ancora ne fanno parte a tutti gli effetti, li conoscevo già per esperienze musicali passate e sapevo di poter contare su di loro e di potermi fidare ciecamente, altri invece sono stati dei fantastici incontri, attraverso il passaparola di amici in comune, proprio grazie all’esistenza del progetto Out Of The Edge. Lavorare con Federico Paulovich è stato qualcosa di unico: vederlo seduto sul sellino a registrare una parte di batteria scritta a due mani da me e da lui insieme su un mio brano è stato davvero emozionante, sicuramente molto formativo e senza ombra di dubbio stimolante per fare sempre meglio''.

Parliamo di musica dal vivo. Come riesci a riportare sul palco la struttura complessa del progetto Out Of The Edge? ''Diciamo che il nostro progetto dal vivo si articola attorno ai 5 pilastri del progetto, ovvero: Tommaso Severgnini (voce), Matteo Pelli (chitarra), Tommaso Bianchi (chitarra), Carlo Testoni (basso) ed io (batteria). Effettivamente la struttura in sé non è semplice da gestire, ma fino ad ora non abbiamo avuto grosse difficoltà, ma anzi, la chance di non avere un’unica formazione possibile, ci ha dato accesso all’occasione di nuovi incontri con altri musicisti nel momento in cui uno di noi 5 ha avuto problemi ad esserci per una certa data...''.

Dopo la pubblicazione di ''Never give up'' come si evolveranno gli Out Of The Edge? Ci sarà un tour e se si dove e quando suonerete? ''Gli Out Of The Edge sono in costante evoluzione e proprio in questo periodo si stanno organizzando per delle novità davvero interessanti. Proprio grazie all’essenza del progetto, infatti, stiamo lavorando ad un nuovo percorso artistico che non si discosterà totalmente da quanto iniziato, ma lo rinnoverà parecchio, donandoci un’essenza più colorata e ricca di possibilità. Insomma, in cantiere abbiamo tantissime cose che purtroppo non possiamo ancora svelare, ma tra esse possiamo dirvi che c’è anche un tour, nonostante non ci sia ancora nessuna che possiamo annunciarvi: ogni cosa a suo tempo!''.