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19/03/2019   PITWINE
  ''Il nostro primo ep? Pieno, scalpitante, irruento...''

Ciao ragazzi, chi sono i Pitwine? ''I Pitwine sono una banda di scalmanati che credono nella propria musica. Tra mille difficoltà procediamo senza deviare di un solo millimetro rispetto al percorso che ci siamo dati ed in cui crediamo. Combattiamo ogni giorno non solo con i problemi logistici di una piccola band di amici che lavorano e che hanno famiglia, ma che sono consci del fatto che se “Three of a perfect Pair” che è un capolavoro dei King Crimson ha solo 2400 visualizzazioni su Youtube, mentre l'ultimo scartamaroni di successo ne ha qualche milione, noi non possiamo che essere fieri di essere parte di una piccola realtà quale il rock progressivo''.

Avete vissuto due anni importanti arrivando alla finalissima di Sanremo Rock. Come è andata e come siete venuti a conoscenza di questo contest? ''Sanremo Rock è stata una importantissima esperienza formativa. Lo abbiamo conosciuto per puro caso, credo per un passa parola tra amici. Quando abbiamo fatto domanda eravamo nati da un paio di mesi e nemmeno credevamo saremmo passati alle preselezioni. Invece abbiamo passato tre fasi fino ad arrivare, appunto, alle finali nazionali. Ricordo del soggiorno sanremese una delle più belle esperienze mai vissute da un punto di vista musicale ed artistico. Il Festival occupa tutta una settimana e abbiamo vissuto e respirato aria “artistica” 24h. Quella settimana è stata anche un'ottima occasione per conoscere meglio i membri della band visto che abbiamo vissuto in simbiosi per 5 giorni. Suonare lì, davanti ai giurati, conoscere persone che per noi sono miti, condividere la propria musica con gli altri, non c'è prezzo. Anche l'esibizione sul palco in sé è stata bella, abbiamo ricevuto la nostra brava dose di complimenti e fa sempre piacere''.

“Nudi Secoli” è il titolo del vostro EP d’esordio. Come è nato e quali riscontri sta ricevendo? ''“Nudi Secoli” nasce come somma del primo anno di vita della nostra band. Volevamo mettere un punto alla prima fase del nostro operato e ce l'abbiamo fatta. Sta avendo un buon riscontro di ascolti e di accoglienza. È emozionante quando vai a suonare conoscere gente che ti dice “l'ho ascoltato tutto è magnifico”''.

Parlando con il vostro ufficio stampa siamo venuti a conoscenza che state lavorando ad un nuovo album. Volete anticiparci qualcosa? ''L'album (per ora non ne anticipiamo il nome) avrà dieci brani al suo interno. Oltre a quanto già presente in ''Nudi Secoli'' (che, peraltro, in piccola parte sarà riregistrato, siamo diventati più esigenti!), ci saranno i brani che abbiamo portato in live negli ultimi tempi più almeno un paio di inediti totali. Credo vi piacerà, è totalmente nella scia Pitwine''.

Nel 2019 vi siete affiancati a Layell Label, una nuova realtà nata alla fine del 2018. Riscontrate differenze dalla promozione fatta come band e quella fatta con un team alle spalle? ''Beh, assolutamente. Layell è una bella realtà, costruita bene. Finalmente qualcuno che ci ha portato dei risultati, dandoci una mano fattiva. Abbiamo avuto diverse proposte nel tempo ma con Salvatore Imperio c'è stato feeling sin dall'inizio. È una persona che parla chiaro, conosce determinate meccaniche e punta dritto all'obiettivo. Ma ancor più è un amico che crede in ciò che fa, appassionato di musica e totalmente dentro certe meccaniche. In un mare di parolai, Layell è una piccola isola sicura''.

Il singolo estratto dall’ep si intitola “Elena tu sei”. Di cosa parla questa canzone? ''“Elena tu sei” è simbolo puro. Parla dell'innamoramento, della repulsione e dell'attrazione che si generano quando ci si innamora di qualcuno e la si idealizza. Elena non è necessariamente una figura fisica, potrebbe tranquillamente essere un'idea. Usiamo l'archetipo di Elena per parlare della donna per la quale è scoppiata addirittura una guerra, una delle più famose guerre in assoluto, quella di Troia. Il protagonista del brano in realtà non ci dice nemmeno se questa Elena lui la abbia mai solo sfiorata se non con lo sguardo, un passo sempre indietro. Il cambio di marcia che c'è nella parte finale simboleggia proprio questa indefinizione. Visto? Abbiamo detto tante cose inutili in poche parole!''.

Tre aggettivi per presentare questo vostro primo ep. ''Pieno, scalpitante, irruento''.