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23/10/2019   SIVERAL
  ''La musica è un mix tra cuore, pancia e testa, non c’è nessun limite...''

Ciao Antonio, benvenuto su Music Map. Sei la testa, l’anima e la voce del gruppo lombardo Siveral. Presenti ai nostri lettori il tuo progetto? ''I Siveral sono in continuo movimento, la musica è un mix tra cuore, pancia e testa, non c’è nessun limite di scrittura, faccio solo quello che mi emoziona... In "The Future Is Analog", l’ultimo disco pubblicato a maggio 2019, si trova dal rock all’elettronica fino ad arrivare alla musica acustica, di sicuro è un disco che ha l’elemento sorpresa come punto cardine, quindi brani che non ti aspetti e arrangiamenti che provano a essere sempre inaspettati. Lavoro su questo progetto dal 2015 e attualmente sono già a buon punto per il disco nuovo''.

Lo scorso 10 ottobre è uscito il vostro nuovo singolo ''My Deceit'', tratto dal disco ''The future is analog''. Abbiamo avuto modo di ascoltare tutto il disco e ''My Deceit'' è forse il brano più particolare per stile ed arrangiamenti. Quasi si discosta dal resto delle canzoni. Come mai lo avete scelto come singolo? ''''My Deceit'' è il quarto singolo tratto da ''The Future Is Analog'', l’uscita dei singoli fa parte di un preciso progetto che abbiamo studiato per poter presentare al meglio il progetto Siveral, ogni singolo pubblicato fino ad ora ha un diverso sound... Non poteva mancare ''My Deceit'', un brano che, come hai affermato, si discosta dal resto del disco ma sottolinea il lato più acustico e unplugged dei Siveral. Spesso ci esibiamo anche in acustico, questo mondo ci appartiene molto e i brani in veste acustica hanno una resa veramente inaspettata''.

Quello che si percepisce immediatamente ascoltandovi è un forte trasporto emotivo. Quella tipica sensazione di viaggio che il prog sa darti, ma affiancata, come valore aggiunto, da un’anima “poppeggiante”, che non rovina il viaggio ma lo rende sicuramente più fruibile. Come siete arrivati a questo vostro stile personale? ''La ricerca di un sound personale fa parte dei doveri di un musicista a prescindere dal genere o dall’epoca storica, sono sempre affascinato dalle band che fanno scuola e che sanno farsi riconoscere con poche note, credo sia l’unico modo per poter arrivare in maniera sincera al pubblico. Nel pop storicamente hanno lavorato i più grandi, è un sound che tutti conosciamo e di cui personalmente sono molto attratto''.

Per la produzione artistica di questo brano, e di tutto il disco, vi siete affidati a Max Zanotti. Quanto ha “pesato” la sua mano sul lavoro? ''Max è stato fondamentale, da lui è arrivata la necessità di avere un brano acustico all’interno del disco per smorzare un po' la tensione e cambiare direzione. Ci abbiamo lavorato e il risultato e stato incredibile, chitarre acustiche a 12 corde, la splendida tromba di Raffaele Kholer e percussioni (quelle che si sentono nel ritornello sono le mie mani che percuotono le gambe…). ''My Deceit'' era già inserito nel nostro primo EP ma in veste completamente diversa, devo dire che la versione acustica ha aggiunto al disco la ciliegina sulla torta...''.

Chiudiamo con una domanda un po’ provocatoria: il vostro disco si intitola ''The future is analog'', ma guardando la vostra immagine social e la cura che mettete anche in questo lato del vostro progetto, in realtà siete molto digitali. Il titolo è quindi volutamente un ossimoro o credete davvero che analogico sia sempre meglio? ''Ma guarda, l’intenzione di questo titolo è di affermare che in fin dei conti è tutto regolato e deciso dall’uomo e dalla natura, anche fra 100 anni si continuerà a nascere, morire, amare, giocare, suonare... cambia solo la modalità, stiamo attraversando un'era di grossi cambiamenti soprattutto a livello di comunicazione, siamo i primi a “giocare“ con Facebook, Instagram, prima o poi diventerà come guidare la macchina o prendere un aereo per andare in vacanza, queste solo 100 anni fa erano cose impensabili. Sta tutto nel singolo non eccedere e non farsi “drogare“ dalla tecnologia, non è nulla di diverso da un cocktail o dal mangiare un hamburger, se eccedi fa male…''.