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14/01/2020   AvA
  ''C’è chi dice che la musica sia una benedizione, a me sembra più una malattia da cui non ci si riesce a liberare...''

AvA è la prima artista in Italia a proporre il moombahton cantato in italiano. “LO SQUALO” è il suo album di debutto, nel quale l’artista presenta sé stessa, il suo personaggio e il manifesto del proprio pensiero. Lo squalo è l’animale guida nonché concept brand del personaggio AvA che, sotto forma di donna-squalo appunto, canta di una rivoluzione femminile senza mezze misure che non passa per la parità di genere ma che punta direttamente all’apice della catena alimentare e dunque, paventa l’era del matriarcato musicale.

Ciao AvA, parlaci di te e di cosa ti ha spinta a intraprendere la carriera di cantante… ''Nel mio caso è stata la musica a venirmi a cercare e non il contrario. Avevo 5 anni quando vidi Brian May suonare la chitarra al fianco di Freddy Mercury e da lì ho capito che avrei voluto fare la musicista. A 6 anni ho iniziato a studiare chitarra classica, poi canto e da lì non mi sono più fermata. C’è chi dice che la musica sia una benedizione, personalmente a me sembra più una malattia da cui non ci si riesce a liberare pur volendo!''.

Sei cantante e produttrice. Che differenze ci sono tra la produzione per altri e quella per te? ''Credo che l’unica differenza stia nel fatto che le produzioni migliori le tengo per me, ahahaha! Per il resto non ci sono grosse differenze. Se e quando scrivo o produco per altri, “altri” che ci tengo a sottolineare che mi scelgo personalmente dato che non mi interessa lavorare con tutti, allora lavoro come se lo stessi facendo per me stessa''.

In questo momento storico percepisci un po’ più di attenzione per il genere che fai o è ancora qualcosa “da cui tenersi a distanza”? ''C’è molta attenzione riguardo al genere che faccio anche se fanno finta di no. Fino a qualche mese fa dovevo spiegare cosa fosse il moombahton o la latin wave, ora invece siamo circondati da esperti e cloni. Ma questo è, fa parte del gioco, essere i primi in una determinata categoria ha i suoi pro e i suoi contro!''.

“Lo Squalo” è il tuo album di debutto. Come giudicheresti le canzoni di questo disco al netto dei sacrifici fatti per renderlo realtà? ''A vederlo ora, a quasi un anno di distanza dal suo debutto posso dirmi discretamente soddisfatta. Se da una parte alcuni risultati hanno superato le mie aspettative, da un’altra mi rendo conto di cosa mi è mancato e di cui avrei bisogno, un management in primis. Purtroppo da soli è difficile andare oltre una certa soglia a prescindere dal gusto e dal talento. Gli stessi numeri hanno peso diverso se veicolati in certi contesti o dalle giuste persone piuttosto che il contrario. Per un disco di debutto privo di qualsiasi spinta a livello discografico e promozionale, i risultati de ''Lo Squalo'' e dei singoli da soli sono molto importanti rispetto ad altri, ma possono diventare insignificanti se paragonati ad altri debutti iper sponsorizzati. A livello di produzione sicuramente ho fatto dei grossi passi avanti per cui il materiale nuovo su cui sono a lavoro già da tempo è qualitativamente superiore rispetto a quello che ho pubblicato fino ad ora, ma anche qui vorrei avvalermi della collaborazione del giusto producer proprio per fare ulteriori progressi. E poi magari chissà, da cosa nasce cosa''.

Qual è il pezzo di altri tuoi colleghi che avresti voluto scrivere? ''Una qualsiasi hit di Eva Simons! Posso considerarla una mia collega? Ahahahahah! Per quanto riguarda i miei connazionali più che aver scritto uno dei loro brani mi piacerebbe collaborarci! Sono una fan di Elettra Lamborghini, di Ghemon, Ghali ma anche di Antonella Ruggiero, ehehehe…''.

Come sei nella vita di tutti i giorni, quali sono le cose che catturano la tua sensibilità o che semplicemente ti divertono? ''Sono la persona più pigra del mondo e per questo molto efficiente. Nessuno massimizza le prestazioni (e riduce i tempi) come le persone pigre. Quindi passo le mie giornate a lavorare, produrre musica e ad evitare lo stress come la peste. Se non fa eccessivamente freddo esco a fare due passi, quindi questo periodo esco pochissimo, e proprio quando mi vengono a prendere per i capelli esco anche di notte, cosa che resta tra le mie abitudini preferite. Mi diverte molto osservare le persone, i loro comportamenti, ascoltare i racconti dei miei amici, soprattutto le loro relazioni complicate. E ovviamente mi prendo cura dei miei squali, che contrariamente a quanto si pensa, sono creature che hanno bisogno di molte attenzioni altrimenti si offendono peggio dei miei due gatti!''.

Prossimi impegni? ''Lavorare sui nuovi brani e scegliere le persone giuste con cui farlo. Dopodiché tornare a suonare dal vivo in estate. È sul palco che questo genere di musica si esprime al meglio e vedere le persone ballare al ritmo delle tue canzoni è qualcosa di cui non si può fare a meno!''.