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16/05/2020   LAMINE
  ''Anche a 98 anni crederò ancora nell'amore. Anzi, ci crederò meglio...''

Un video nuovo, quello di ''Non è tardi'', e già numerose affermazioni per Viviana Strambelli, in arte Lamine, cantautrice e anima di un progetto alternative pop che sta conquistando sempre maggiori successi e attenzioni. Ecco le nostre domande.

Il tuo brano “Non è tardi” è una speranza e lascia una porta aperta a futuri belli e possibili. Credi ancora nell’amore? ''Non è una speranza, non è tardi sul serio:)). Credo nell’amore, sì. Un discorso complesso da fare ora su due piedi. Soprattutto, perché dici “ancora”? Io penso che anche a 98 anni ci crederò. Anzi, ci crederò meglio, spero''.

Il momento storico in cui ci troviamo ha fatto sì che ci fossero bilanci, riflessioni, prese di coscienza… c’è qualche aspetto della tua vita per cui hai capito che davvero “non è tardi” per poter cambiare? ''Nella mia vita non è stato tardi per capire cosa amavo davvero. Cosa invece era figlio di una falsificazione. A volte pensiamo di stare bene ma non abbiamo idea di cosa significhi davvero. Io ci ho messo un po’ ma spero di averlo capito''.

Il video del brano è una storia animata molto bella, vuoi dirci come è nata l’idea? ''Ho sempre saputo che ci sarebbe stata una ragazza che camminava forte verso qualcosa, nel video di questo pezzo. L’idea del cartone è nata in quarantena, però di base l’aspetto “comics” nel progetto c’è sempre stato. Inoltre avevo rivisto da poco le immagini del film di Wim Wenders “Million Dollar Hotel”, e mi ha ispirato circa l’ambientazione. I disegni e le animazioni partono da quei grattacieli''.

Con questo pezzo hai ottenuto la vittoria al Premio Fabrizio De André, e hai conquistato uno dei quattro posti disponibili per il Primo Maggio Next 2020. Due esperienze diverse, ma sicuramente interessanti. Che cosa puoi raccontarci? ''Sarebbe davvero difficile raccontarti cosa ho provato quando Dori Ghezzi mi ha chiamato sul palco per consegnarmi il Premio. Bisognerebbe che ti spiegassi da dove arrivo e capiresti che è stato davvero importante, emozionante. Come se, dopo anni in un labirinto a sbattere la testa, avessi trovato un cartello stradale con su scritto: “Ok, amica, c’è dell’acqua qui e sei sulla buona strada, fermati un attimo a bere”. Una specie di sollievo. Un momento di pace. Il primo maggio diciamo che non è stato particolarmente emozionante... da casa''.

Visto che per il momento la situazione sulle possibilità di esibirsi live sono ancora incerte, sogniamo: su che palco ti piacerebbe esibirti, non appena possibile? ''Non ci ho ancora pensato, mi piacerebbe un festival all’aperto, magari in Sicilia. Così dopo mangio un arancino. Anche se loro dicono arancina :)''.