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03/06/2020   RENICO
  ''Mi divido tra la ricerca di una zona confort in cui isolarmi e la necessità del contatto umano...''

Rènico è l’anagramma del tuo nome di battesimo, dicci qualcosa in più su di te e sul tuo tuo percorso artistico… ''Tutto quello che so l’ho imparato osservando e ascoltando! Sono un chitarrista autodidatta con la passione per la scrittura (dire musicista richiede troppe responsabilità). A 15anni suonavo gli AC/DC e poco tempo dopo mi esibivo negli eventi della mia scuola cantando De Andrè e Rino Gaetano. Poi gli anni universitari e la svolta! Ho intrapreso un percorso cantautorale da solista (all’inizio forse per pura necessità) e ora mi trovo ad avere pubblicato il mio primo EP!''.

Il tuo ep d’esordio si chiama ''Cinquecento'', una raccolta di cinque brani che rappresentano il tuo mondo interiore, si sente molto il tuo aspetto cantautorale. Quali sono gli ascolti che ti hanno influenzato? ''Da piccolo ho ascoltato molta musica soul, pop-funk e folk, adoravo James Brown, gli Earth, Wind and Fire, poi durante l’adolescenza ho scoperto il mondo del cantautorato nostrano, la musica inglese e da lì sicuramente è iniziato tutto''.

Da artista come vivi questo momento in cui c’è una rincorsa ai numeri sulle playlist, ai follower sui social e alla costruzione di una identità che non sempre corrisponde al vero? ''La vivo male. Ma so che non dipende dagli artisti, come tutti credono. Dipende dal mercato e quindi da chi ha la possibilità di manovrarlo e sfruttarlo. Ovviamente credo che ogni artista debba essere quanto più autentico possibile, ma non per questo denigro chi, per questioni economiche, inventa un personaggio e ci marcia su. Io non lo farei, ma ognuno fa ciò che vuole''.

Tu sei originario di un paesino in provincia di Lecce, come vivi la dimensione della musica legato ad un ambiente di provincia? ''C’è molto fermento qui. Molti progetti hanno preso un respiro più ampio, pur conservando l’attitudine provinciale, e credo che questo sia un bene... a prescindere dal luogo o dalla regione di provenienza! È necessario distinguere la disuguaglianza territoriale dalle competenze dei singoli. Sicuramente non si può parlare di ‘scena pugliese influente’, ma non per questo non si può dire che ci sia gente davvero in gamba, anzi, forse questa lontananza dal centro di interesse e di influenza rende tutto molto più vero e stimola la ricerca!''.

Cosa fai nella vita quando non scrivi canzoni? ''Sono un normale studente universitario, studio Giurisprudenza! Mi divido tra la ricerca di una zona confort in cui isolarmi e la necessità del contatto umano!''.

Dopo l’uscita dell’EP, quali sono i tuoi progetti futuri? Dobbiamo aspettare il 2021 per ascoltare una tua nuova canzone? ''Ho in mente un paio di cose, ma non voglio essere risucchiato dalle tempistiche del mercato. Sicuramente ho altro da far ascoltare e ho in progetto un album... quando? Quando sarà il momento opportuno''.