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22/12/2005   NEGRAMARO
  Il nostro 2005 da favola

Abbiamo raggiunto telefonicamente Giuliano Sangiorgi, voce dei Negramaro (il gruppo italiano dell'anno, senza alcun dubbio) per farci raccontare che 2005 è stato per la band del Salento. "Un vero e proprio anno da favola", esordisce lui, pacato, a cui lasciamo subito la parola per descriverci gli ultimi frenetici mesi degli autori di Mentre Tutto Scorre. Che 2005 è stato per i Negramaro? Dallo scorso Festival di Sanremo, le cose sembrano non essersi più fermate per voi: ottime vendite, molti concerti, parecchie riconoscimenti, la vittoria agli MTV Awards di Lisbona... Roba da montarsi la testa, no? "In parte sì, ma in questa band, fortunatamente, funziona in modo diverso. Prendi tutti quei premi, ad esempio: per noi non sono, nè più nè meno, che semplici 'giustificazioni' per tutto il duro lavoro che da cinque anni abbiamo profuso nei Negramaro... Lo stesso Sanremo - nonostante l'eliminazione fin troppo repentina... - è stato sfruttato a dovere: potevamo andarci con un brano molto più immedito tipo 'Estate' e invece abbiamo preferito presentare la titletrack 'Mentre tutto scorre', innanzitutto per far capire a quei milioni di spettatori che non siamo un gruppo così scontato... E' sempre l'anima, infatti, un'anima al pieno delle sue possibilità che ci spinge a fare musica, non la ricerca del successo a tutti i costi...". Vogliamo rivivere anche l'esperienza di aver scritto la colonna sonora per il fortunato film "La Febbre" con Fabio Volo protagonista? "La cosa più singolare è che molti hanno scambiato i brani scritti appositamente per la pellicola di Alessandro D'Alatri, direttamente sul set, come le versione-demo, i 'provini' insomma, dello stesso Mentre Tutto Scorre. Non è così: volevamo che quelle canzone suonassero appositamente spoglie perchè la storia lo richiedeva... Una bellissima esperienza, comunque, che ripeteremo solo quando avremo a che fare con una sceneggiatura forte come quella de La Febbre..". Una curiosità: ma il premio degli MTV Awards che avete donato ad Adriano Celentano al termine della vostra esibizione nel suo "Rockpolitik", poi a telecamere spente, il "Molleggiato" ve lo ha restituito? "No, quel trofeo appartiene definitivamente a lui ormai. Lo abbiamo pure scritto in calce sulla targhetta: 'Ad Adriano per tutto quello che ha fatto per il rock in Italia'... Celentano è un mito e, sapere che lui apprezza i nostri cd, è stata una delle più grosse soddisfazioni di sempre per i Negramaro. Collaborare con lui un giorno? Beh, perchè no? Sarebbe come un sogno che si avvera...". Adesso, mentre il resto degli artisti tira un po' il fiato in vista delle feste, voi (in maniera un po' controcorrente) ripartite in tour... "Sì, dopo le circa ottanta date tenute tra l'aprile e l'autunno scorso, abbiamo deciso di buttarci nel primo tour dei palazzetti della nostra carriera. 'Pala-tour' che comincerà il 23 dicembre da Fabriano e proseguirà sino a febbraio. E' il nostro pubblico che ce lo ha chiesto, intasando i canali di prevendita, e noi non potevamo deluderlo...". Contemporaneamente è uscita anche una versione de-luxe di "Mentre Tutto Scorre" con allegato il dvd della vostra esibizione all'MTV Day di Bologna del settembre scorso: è stata un'idea vostra o della casa discografica quella di ripubblicare il cd in tale formato? "No, è stata una decisione presa in assoluta sintonia. Ci piaceva l'idea di consegnare ai posteri quello show: un concerto tenuto sotto un violento acquazzone ma seguito comunque fino alla fine da almeno ottantamila persone... E poi, quel giorno a Bologna, suonavano anche i nostri amici Negrita: più che un festival, sembrava un grosso party a cui tutti volevano contribuire con allegria e forte coinvolgimento". A quando il nuovo disco dei Negramaro? "Eh, sicuramente non in tempi brevi... Contiamo di sfruttare ancora a lungo l'interesse attorno ad un'opera completa come Mentre Tutto Scorre: ci piacerebbe, ad esempio, estrarne altri singoli, starcene in tour fino alla prossima estate... Poi, sicuramente, io partirò per un lungo viaggio in compagnia della mia chitarra e, al mio ritorno, ci rimetteremo al lavoro sulle nuove canzoni...". Hai già pianificato una meta per il tuo vagabondare in cerca d'ispirazione? "Amarei andarmene per un po' a Los Angeles, respirare l'aria di quei luoghi ma alla fine propenderò per una metà più esotica e meditativa come l'Asia. So già che, ad un certo punto del 2006, al termine di tutto questo lavoro, avrò bisogno di parecchio silenzio attorno a me e perciò l'Oriente farà davvero al caso mio. Per scrivere qualcosa in perfetta solitudine...". Dato che siamo in periodo di classifiche, mi sveli i tuoi dischi dell'anno? "Uhm, per quanto riguarda l'Italia mi è piaciuto parecchio Buon Sangue di Jovanotti: ammiro come Lorenzo abbia lavorato su se stesso e sulla sua musica... In campo internazionale, invece, mi hanno stupito positivamente i dEUS, l'ultimo dei Depeche Mode e Robert Post; di quest'ultimo ho potuto ascoltare solo il singolo ma trovo in lui dei forti rimandi a Paul McCartney, perciò... promosso a pieni voti! Ah, anche X&Y dei Coldplay non è affatto male: è un po' il loro 'October' dato che molti li vedono già come gli U2 del nuovo millennio...". I Coldplay, tra l'altro, sono un nome che ricorre spesso quando si tratta di descrivere il vostro sound... "E' un paragone che ci onora moltissimo ma credo che il tutto non vada oltre le sensazioni e le atmosfere che una certa band sa darti. Anch'io, negli anni scorsi, mentre ascoltavo in cuffia i Radiohead pensavo che avessero preso molto dagli Smiths; ma, ripeto, a livello di atmosfera, non di note o accordi...". E in conclusione, cosa ti aspetti di trovare sotto l'Albero? "Mi basterebbe trovarci un po' di tranquillità in vista del futuro... Tranquillità che mi permetta di restare il Giuliano di sempre, senza cadere nel pericoloso gioco dei ruoli del 'cantante di successo' che parla con i fan o la stampa... E poi la sai cosa una cosa?". Raccontamela tu... "Beh, il nostro nuovo album sarà estremamente importante per noi Negramaro: se riusciremo ad arrivarci con i piedi ben piantati per terra - come io credo fin d'ora -, beh, quello sarà già un gran bel successo...". (Simone Sacco - Alicemusica)