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06/05/2010   TIROMANCINO
  'Ora faccio film horror, ma non ho dimenticato la band...'

"Girare film horror mi viene naturale, è da sempre uno dei miei generi preferiti". Non è una frase di Dario Argento o George Romero, ma di Federico Zampaglione. Proprio lui, il leader dei Tiromancino che ci ha abituato alle ballate dolci e malinconiche come "Amore impossibile" e "Due destini". Il 14 maggio uscirà nelle sale italiane "Shadow", il suo secondo film, realizzato con la Ellemme di Massimo Ferrero e girato nei boschi di Tarvisio, in provincia di Udine. Rockol ha visto l'anteprima e lo può confermare: si tratta di horror vero e proprio, dove non mancano anche diverse scene piuttosto cruente. "Shadow" racconta la storia di David, un giovane soldato reduce dalla guerra in Iraq che decide di vivere un'avventura in mountain-bike per l'Europa, nel tentativo di dimenticare il suo passato. Durante una gita incontra l'affascinante Angeline. Ma ben presto la loro esperienza diventerà un incubo. Il film ha già ricevuto un'ottima accoglienza da diversi festival internazionali come il "London Frightfest". Federico è soddisfatto del progetto e ci ha creduto molto nonostante le iniziali difficoltà di realizzazione: "Sono appassionato del genere sin da bambino e ho amato i film di Dario Argento, Mario Bava e Lucio Fulci - racconta l'artista - dopo l'esperienza con `Nero Bifamiliare´ con mia moglie (Claudia Gerini, ndr) volevo cambiare un po' stile, ma all'inizio la produzione mi ha proposto una commedia sentimentale. Quella però non è la mia strada e ho rifiutato perché volevo fare un film come questo". All'inizio non è stato facile trovare i finanziamenti. "Ci ha provato persino Dario Argento, che ha cercato di aiutarmi dopo aver letto la sceneggiatura, ma le case di produzione gli hanno risposto che non era il momento di produrre horror in Italia". Alla fine però c'è stato l'incontro con Massimo Ferrero e il progetto è andato in porto, arrivando a coinvolgere un cast internazionale. "Nuot Arquint, l'attore svizzero che interpreta Mortis, l'ho trovato navigando su internet in un sito di casting - confessa l'artista - la sua faccia mi è sembrata da subito perfetta per interpretare la parte dell'Angelo della Morte". Federico non ha dubbi, questo tipo di cinema è la sua strada e conferma che probabilmente anche il suo prossimo film sarà un film dell'orrore. Ma comunque non ha dimenticato la musica. La colonna sonora di "Shadow", scritta dal fratello Francesco, ha visto la sua partecipazione come supervisore e co-autore. "Io e mio fratello abbiamo lavorato con grande sintonia: siamo partiti da tre quattro temi di fondo e lui li ha sviluppati con il mio aiuto. Abbiamo fondato un gruppo che si chiama `The Alvarius´ ispirandoci al Bufo Alvarius, che poi è il rospo allucinogeno che si vede nel film - racconta Zampaglione - volevamo creare una musica disturbante, fatta spesso con strumenti di metallo autocostruiti, che fosse diversa dai soliti stereotipi di genere. Comunque non potevamo non ispirarci anche ai Goblin, i maestri del genere". Ma oltre al cinema all'orizzonte c'è anche un nuovo album dei Tiromancino, che dovrebbe uscire il prossimo autunno. "Ho già pronta una decina di canzoni che mi sembrano piuttosto buone, appena avrò tempo inizierò a lavorarci con calma". Sono passati sei anni dall'ultimo album di inediti, ma il cantante non è preoccupato della lunga assenza dalle scene. "Ho fatto il regista, ma non ho mai smesso di suonare, anzi. Dobbiamo smetterla di pensare alla musica come ad un insieme di dischi fatti in catena di montaggio. È una logica che non mi appartiene più". Ma qual è lo stile delle nuove canzoni? "Più o meno sempre lo stesso, anche se ci sarà qualche piccola innovazione perché nel frattempo sono cambiate tante cose. Anch'io sono cresciuto". "Comunque non vi preoccupate - conclude sorridendo - non sarà un disco Death Metal, l'orrore lo conservo per i film". (Musica Italiana)