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22/12/2020   CHRISTIANO MARA
  ''La missione di restituire al linguaggio poetico il suo posto nel mondo...''

Per iniziare, chi è Christiano Mara? ''Sono una persona che ha sempre usato le canzoni come linguaggio per esprimere il proprio vissuto, interiorità e anche per capire il mondo attorno. A un certo punto della mia vita, dopo aver visto i libri di poesia relegati in un cantuccio di una libreria, su un trespolo, ho capito che una parte importante della sua missione poteva essere restituire al linguaggio poetico il suo posto nel mondo, forza e dignità perdute. Dopo aver esplorato lo strumento libro, ho capito che incorporare nella canzone questo scopo poteva essere un mezzo di maggiore impatto. Mi ci sono voluti alcuni anni per rendere concreto questo proposito fino al debutto''.

Com’è nato il progetto “The Journey” e che significato ha? ''Una volta in un parco cittadino, mentre ero immerso nei miei pensieri, ho visto una bellissima libellula che si è fermata su una foglia a pochi metri da me, ero stupito, ricordo di aver provato una sensazione di grande meraviglia. Da allora desidero andare a caccia di ciò che mi faccia sentire come in quel momento, stupefatto; un cercatore, quindi. ''The Journey'', il viaggio di una canzone, nasce per rispondere al bisogno di condividere un percorso di canzoni scritte nel corso degli anni, in cui ho esplorato sentimenti, eventi e realtà. A questo si aggiunge il bisogno di scoprire nuovi luoghi, in particolare piazze (portare una canzone in viaggio), e raccontarli, raccontando me stesso e Mergellina, frazione di Napoli, in cui sono nato, pezzo dopo pezzo, costruendo il puzzle Mergellina, quello di quel mondo e quello di me. Dare vita al puzzle significa riscoprire il rapporto perduto con la mia città, con il mondo, con me stesso. Ogni canzone adotterà una causa: un tema, o un progetto onlus per stimolare la raccolta di fondi e attenzione dei followers, in particolare: cause che abbiano come oggetto povertà, emarginazioni, distruzione del talento. Le illustrazioni di ''The Journey'' sono di Francesco Filippini, con cui ho il piacere di collaborare. Ho sentito la vocazione e il richiamo per il pubblico, un forte amore: dovevo raggiungerli. Tuttavia, ho preferito farlo in una forma più consona alla mia personalità, ovvero in un mondo creato apposta per questo, lo chiamo “la Casa delle Idee”: una casa per le mie canzoni e per il loro pubblico, libera da alterazioni e compromessi, pertanto creativa. Tutto avviene sotto l’egida di un sogno, un po’ bizzarro: portare una canzone al Polo Sud e riempire spontaneamente una delle piazze visitate. Avventure, sfide, incognito. E’ anche la proposta di un nuovo modo per fare discografia, invece che da uno a molti, da uno a uno, focus su coppie, famiglie, piccoli gruppi. Poterli incontrare, parlare, conoscerli davvero, usare la canzone come ponte per l’incontro e la comunicazione, andare più in profondità nelle loro vite. E’ un paradigma un po’ speculare rispetto al “divo pop”, a cui siamo abituati. Qui abbiamo un pellegrino, un cantautore il cui scopo è costruire e vivere relazioni speciali con gli ascoltatori. L’intero progetto mira anche a sensibilizzare, i fruitori, verso il tema dell’autismo di cui l’autore si ritiene, in parte, caratterizzato''.

“Quando dici che mi ami” è il primo singolo estratto dal disco. Dicci tutto di questa canzone. ''In questa canzone si riflette sull’insicurezza nei rapporti di coppia. La necessità di rinnovare il rito del “ti amo”, da dirsi un’infinità di volte, perché il suo principio scade presto. Ma anche il significato stesso del dire “ti amo” a una persona, è vero? Come facciamo a dirlo se cambia di persona in persona? A volte è come un sogno; è ciò che vorremmo avere, al punto da costruirci, noi stessi, le sicurezze e le fondamenta di una certezza, che potrebbe essere puro ignoto. È in questo quadro che si insinua il “sospetto”, un germe che cresce fino a diventare la rovina per chi lo possiede. Un acido in grado di sciogliere il proprio io in aggressività e in circoli viziosi, in cui si interpreta un essere offeso, incompreso e in definitiva non-amato. Il singolo è stato registrato presso il Tuscia Recording Studio, e arrangiato da Alessandro Nicolosi''.

Dove trovi ispirazione per i tuoi brani? ''E’ come se entrassi in una dimensione parallela, se il tempo si prendesse una tregua, e tutte le cose iniziano a galleggiare. Nuotando, in questo ambiente liquido, trovo, in grotte e dietro contrafforti sommersi, fiori luminosi: note e parole, spesso fuse insieme, provenienti dal profondo di me. La canzone prende vita in poche ore, a volte un giorno, poi la rifinisco come fa un pittore. È anche molto simile alla scultura perché contiene qualcosa di vivo e sfuggente, che talvolta, colgo solo dopo molto tempo. È una parte di me che va a vivere altrove; perché subito dopo tutto è pronto per accogliere un nuovo tornado di elementi e di corde vibranti, da cui nascerà una nuova canzone. La canzone come la poesia, quando è genuina, è il linguaggio delle profondità: sopra e sotto la realtà. Spero che una mia canzone o una parte di essa possa ispirare a scegliere, a riflettere, che dia una forma di energia a chi l’ascolta''.

Quali sono i prossimi passi del progetto “The Journey”? ''In questo momento gli spostamenti sono limitati a causa della pandemia in corso, ma ho scelto di iniziare ugualmente, anche per interpretare un simbolo di rinascita e resistenza. Spostamenti nei dintorni: i primi metri e le prime piazze, avventure, mi auguro, sempre più ricche di incontri e nuove scoperte. Ogni viaggio, appuntamento mensile, sfocerà in una o più piazze, sempre più lontano, fino a coprire la distanza chilometrica con il Polo Sud. In futuro indicherò la piazza dove andrò, con una call to action sui social di The Journey. Il viaggio di una canzone, così chi vorrà incontrarmi potrà farlo. Inoltre, i follower chiamati “Libellule”, cacciatori di meraviglia, potranno diventare anche Aiutatori, contribuendo in vari modi, per consentire al sogno di realizzarsi. Ogni mese i follower-Libellule potranno vedere un videoclip della canzone e un v-log con le scene tratte dal viaggio. Ascoltare la canzone cantata sul posto, in unplugged, che nei prossimi singoli sarà inclusa, insieme alla base musicale, per poterla cantare con gli amici''.