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17/09/2012   MASSIMO VARINI
  'Quella volta che feci venire la pelle d'oca a Ivano Fossati...'

E' un mondo pieno di musica quello che circonda Massimo Varini, celebre chitarrista emiliano e affermato didatta dell'arte a sei corde. Un amore forte, intenso quello di Massimo per il suo strumento: comporre, creare, sperimentare e addirittura inventare sono soltanto alcune delle avventure che l'artista ha compiuto sino ad oggi assieme alla chitarra acustica. Con grande disponibilità Massimo mi fa accomodare nel suo accogliente studio e alla domanda "quali sono i progetti in cui sei attualmente impegnato?" mi sommerge con il suo racconto. "Innanzitutto mi fermerò per un anno: fino a settembre 2013 niente concerti né seminari. Il 21, 22 e 23 settembre sarò a Londra per partecipare al London Acoustic Guitar Show (HAGS) dove mi esibirò sul palco suonando con la Eko Mia". Per i non addetti ai lavori la EKO MIA è una linea di chitarre acustiche ideata interamente da Massimo Varini grazie alla collaborazione con la Eko, la più importante casa produttrice di chitarre italiana. "Il 29 settembre partirò per gli Stati Uniti" - continua Varini - "dove a St. Petersburg, in Florida, realizzerò i miei primi corsi in inglese per True Fire, il sito numero uno di didattica sulla chitarra". In passato il sito americano aveva pubblicato alcuni live di Massimo e da lì è nato il contatto con l'artista emiliano, unico chitarrista italiano chiamato a collaborare con loro. "Negli States" - conclude Varini - "terrò un seminario, un concerto ed eseguirò due corsi videoregistrati". Lo stop a concerti e seminari per un anno nasce dalla volontà di Massimo Varini di dedicarsi maggiormente alla didattica e anche grazie ad alcuni impegni che lo attendono all'estero. Varini si lancia in una nuova esperienza oltre i confini nazionali: "entro la fine dell'anno" - mi spiega - "ho intenzione di portare i miei concerti con la chitarra acustica verso l'Oriente". Tra l'avventura negli States, l'HAGS di Londra e l'Oriente, la chitarra di Massimo Varini si prepara ad una nuova ed elettrizzante vetrina mondiale. E' la didattica però il punto di forza di Massimo Varini che, dopo aver superato la dozzina di libri pubblicati [che includono DVD interamente realizzati da Massimo, ndr] si appresta a pubblicare la sua ultima creazione. "Entro la fine di settembre" - puntualizza fiero Varini - "uscirà il volume 4 di 'Arpeggiology'. Ad andare a settembre 2013 vorrei riuscire a pubblicarne altri cinque!". Concluso il capitolo progetti futuri Massimo mi racconta quali sono stati quelli a cui ha preso parte nell'ambito del terremoto che ha colpito l'Emilia. "Ho scritto una canzone intitolata 'When the castles crambled' con la collaborazione del fotografo Luigi Ottani. Grazie alle sue fotografie abbiamo realizzato il video della canzone". Insieme all'associazione Onlus modenese Rock No War ha inoltre preso parte al progetto di ricostruzione della scuola elementare di Medolla, uno dei comuni della bassa modenese più colpiti dal sisma. Poi ancora: un concerto a Carpi per raccogliere fondi per l'acquisto di attrezzature mediche destinati all'associazione Buona nascita, e due concerti a Moglia e a Concordia sulla Secchia insieme all'amico e collega Nek. Tra i progetti portati a termine durante l'estate appena trascorsa c'è anche la partecipazione al nuovo album di Renato Zero per il quale Massimo ha registrato in studio sette pezzi. "Nel 2007" - puntualizza Massimo - "ho detto basta ai concerti pop sul palco. Suonare da solo, live, è un'esperienza artistica stimolante: mi sento vicino a quello che sono io adesso. Mi piace l'aspetto creativo". All'esperienza live dei suoi concerti Massimo Varini affianca l'esperienza in studio che lo ha portato a prestare le sue chitarre a grandi artisti del panorama musicale italiano quali Biagio Antonacci, Mina, Nek, Laura Pausini, Andrea Bocelli e molti altri. La domanda sorge spontanea: c'è un cantante con il quale non hai mai collaborato ma con cui ti piacerebbe farlo? "Mi piacerebbe suonare con Ligabue nonostante io abbia suonato per Vasco Rossi e le due cose solitamente non vadano molto d'accordo... poi naturalmente De Andrè ma non c'è più. Baglioni, sì Baglioni! E... Jovanotti. Poi, va bè, il top sarebbe suonare con Peter Gabriel, Sting e Phil Collins!" - conclude ironicamente il chitarrista emiliano. "Chissà, magari, un giorno. Una volta dicevo di voler suonare con Laura Pausini e alla fine ci sono arrivato, quindi perché no!". Quando un artista arriva ad alti livelli, può venire facile fare paragoni con altri che facciano lo stesso mestiere. Chiedo a Massimo: "a chi ti senti di assomigliare artisticamente parlando?". Alzando le spalle mi risponde: "mi piacerebbe non assomigliare a nessuno. Nel senso che mi piace avere uno stile mio personale e non essere associato ad altri". Da quando ha avuto inizio, nel lontano 1989, la carriera di Massimo Varini ha conosciuto fama, soddisfazione, crescita e successo. "Una delle più grandi soddisfazioni è sentire le persone che vengono da me e mi dicono che si emozionano quando ascoltano la mia musica. Il fatto che le persone mi seguano, comprino i miei DVD e imparino le mie canzoni è bello. Emozionante". Hai un ricordo della tua carriera professionale che ti è rimasto più di altri? "Sì, ero in studio con Ivano Fossati. Stavo eseguendo "Baci e saluti" e ricordo che lui mi disse che mentre la stavo suonando gli era venuta la pelle d'oca e che nel disco l'avrebbe lasciata così come l'avevo fatta" - racconta Massimo con emozione - "Quando ti senti dire che sei bravo è bello, ma creare qualcosa che ti abbia soddisfatto e che arrivi esattamente allo stesso modo agli altri è il massimo, è come dire 'ho fatto goal'!". Intanto per tutti i fan ed estimatori del chitarrista e didatta modenese c'è una data importante da segnare. Il 10 novembre 2012 uscirà "Urban guitar", il nuovo disco di Massimo Varini che conterrà, tra le altre, quattro cover riarrangiate e cantate dalla compagna Rossella. Nel frattempo, mentre Massimo volerà lontano per dedicarsi ai suoi nuovi impegni lavorativi il consiglio è quello di andare a "pizzicare" sul web qualche performance della sua emozionante arte a sei corde. (Elisa Tirabassi)