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03/07/2021   DOMENICO PROTINO
  ''La musica, in realtà, appartiene a tutti, e chi la scrive è soltanto un filtro...''

Abbiamo incontrato Domenico Protino in occasione della pubblicazione del suo nuovo brano intitolato “Partire”. Il ritmo è incalzante con un intreccio di voci e sonorità pop-rock. Tutto si sviluppa come una chiacchierata durante un viaggio: informale, imprevedibile e svincolata da schemi precostituiti.

''Ho scelto di ricominciare da "Partire" perché racconta di un viaggio, soffermandosi sul momento del distacco – afferma Domenico Protino – quando ci si inizia a muovere verso la meta ed è ancora più irrefrenabile il desiderio di evadere. Una canzone nata dal bisogno di leggerezza, forza e serenità che ho cercato di non perdere di vista durante la pandemia. Io amo la notte così come amo la luce: "Partire" è un percorso che inizia di notte e termina quando si è ritrovata la luce. Ne siamo tutti protagonisti, con la voglia di riscoprirci liberi di essere anche normali nella nostra complessa, e forse apparente, semplicità''.

Domenico Protino, cantautore di Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, si avvicina sin da giovanissimo alla musica. Si esibisce nei principali festival d’autore e palcoscenici nazionali vincendo nel 2007, il Premio Salentino con il brano "La nuova aurora" e il Premio Lunezia con il brano "W la vita". Nel 2008 vince il Festival Internazionale della Canzone di Viña del Mar, in Cile - manifestazione musicale più importante dell’America Latina - con il brano "La guerra dei trent'anni”, aggiudicandosi due “gaviotas de plata”, come migliore autore e come interprete della canzone vincitrice. Il suo primo album omonimo “Domenico Protino” esce in Italia nel settembre 2008, prodotto da Maurizio Dinelli e Beppe Carletti (Nomadi) e distribuito da Warner Chappell Italia. Nel 2012 pubblica il singolo “Giorno farà” e successivamente nel 2013 esce il singolo "L'uomo per te" che anticipa il suo secondo lavoro discografico intitolato "L'album per te", che include tra gli altri un brano in lingua spagnola. Oltre a lavorare in numerosi contesti di spettacolo e animazione, si dedica assiduamente alla stesura e composizione di nuovi brani in produzioni sia italiane che straniere.

Come descriveresti la tua musica a chi sente parlare di te per la prima volta? ''La mia musica è semplicemente il meglio di ciò che riesco ad essere, con i miei pregi e difetti ma, in ogni caso, qualcosa di veramente sincero che nasce da emozioni autentiche e che, come per ogni cosa, può piacere o non piacere. La musica, in realtà, appartiene a tutti e chi la scrive è soltanto un filtro che deve essere bravo a codificarla, con originalità, per renderla godibile da chi la ascolta. Ciò che scrivo vuole offrire spunti di riflessione, energia e forza, con un velo di leggerezza e tanta passione''.

Quali sono le influenze musicali che ti accompagnano nella scrittura delle tue canzoni? ''Ascolto molto pop e rock, da sempre: Led Zeppelin, Pink Floyd, Alan Parson, Supertramp, U2, Depeche Mode, e sono attento ai nuovi stili che, di volta in volta, si fanno strada nel panorama musicale. Trovo interessantissimi artisti italiani che vanno forte oggi, come Gazzelle, Mahmood, Madame e tanti altri. Il mio tempo continua a fermarsi quando ascolto De Gregori, De Andrè (in "partire" ascolto "Creuza de ma", ad esempio), Rino Gaetano, Vecchioni, Edoardo Bennato, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Jovanotti, i Negramaro, Elisa, Marco Mengoni, Ed Sheeran, solo per citarne alcuni. Non ho preclusioni verso nessun genere musicale, dalla world music al metal passando per l'hip hop e Beethoven, approdando al reggae e allo ska. I Police, ne vogliamo parlare? E gli Eagles, Lenny Kravitz, i Dire Straits? Storia della musica che continua ad ispirarmi''.

Come hai vissuto il lockdown. Hai scritto brani nuovi? ''L'ho vissuto in maniera responsabile, attenendomi alle regole e alle restrizioni che ci sono state imposte. Rapporti sociali ridotti praticamente a zero e tanta ricerca interiore, unita a sport e studio. Ho scritto molto ed è sicuramente stato il periodo nel quale, potendo mettere un poco di ordine nel caos accumulato negli anni scorsi, ho ritrovato la voglia di cominciare a pubblicare nuove canzoni perché credo di avere ancora molto da dire. "Partire", in tutto questo, è stata determinante perché rappresenta quella normalità che di scontato, in realtà, ha ben poco, e della cui bellezza ci si accorge quando la si perde''.

Quale sensazione si prova nel ricominciare dopo un lungo stop forzato? ''Per me, che lavoro anche nel campo dell'intrattenimento musicale, ricominciare è stato non bello, ma bellissimo. Il ritornare ad esibirsi dal vivo di fronte alla gente che ti guarda, si emoziona, sorride, riflette, si abbraccia è ciò che ci da la forza e l'ossigeno per vivere la nostra professione in maniera serena''.

Cosa c’è nel tuo futuro musicale? ''A Dio piacendo, ci sarà innanzitutto il proseguimento della promozione del singolo "Partire" che molte radio stanno decidendo di inserire nelle programmazioni. A settembre pubblicherò un nuovo singolo e poi un ep composto da 6 canzoni. Il mood sarà sempre caratterizzato da una buon mix di groove ed emozioni che spero di riuscire a trasmettere arrivando dritto al cuore di chi ascolta. Grazie di cuore per avermi riservato la vostra attenzione. Un caro saluto a voi e ai vostri lettori''.