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13/12/2013   TAURINA BROS
  'Siamo un fluido, liquido ed informe...'

Avete tutti e tre dei background artistici differenti e, visto che, spesso, in questi casi si frequentano giri e compagnie diverse, come è nata la vostra amicizia-collaborazione? ''Ci siamo incontrati in giro per gli studi di registrazione sparsi in Toscana, quando ancora i Fratelli Taurina erano Dario e Lorenzo, e al tempo Matteo era il cantante dei Metzcal, una band electro-rock. E' così che abbiamo avuto occasione di conoscerci e di fare qualche jam session nelle sale di riprese ed è stato allora che abbiamo gettato le basi dei Taurina Bros''. Vi si può definire già, a tutti gli effetti, i precursori di un nuovo rap, il vostro new style, con qualche anticipazione in Salmo, ma alla lontana. Che ne pensate di questa affermazione? Desiderate definire ancora meglio il vostro stile? ''Cambiare un po' le cose è da sempre la nostra crociata, e siamo felici che il pubblico si sia accorto delle nostre divergenze con gli altri progetti rap. E' difficile definire il nostro stile, soprattutto perchè non pensiamo di essere arrivati ad una forma solida e stabile, ma ci sentiamo più simili ad un fluido, liquido ed informe, che cambia aspetto in base al recipiente in cui viene versato. Forse il nostro percorso ci porterà a coniare un nuovo genere? Magari! Ma noi pensiamo che sia molto più probabile che rimarremo sempre volubili''. Quanto è importante nella vita e soprattutto nel vostro lavoro l’essere curiosi e voraci? ''Cercare nuovi stimoli è la ricetta migliore per non diventare sterili, per non ripetersi e anche per non annoiarsi. L'arte ha fame di arte per cui è bene non fermare mai l'appetito di suoni ed immagini''. L’hip hop è un genere che, per sua natura, si presta molto alla contaminazione e all’evoluzione. Quindi una cultura ricca di potenzialità e possibilità di sviluppo. Considerando anche la molteplicità di giovani che amano questo mondo, soprattutto il rap per la sua forza di comunicazione, a questo proposito mi viene in mente un verso di Ensi: «Per questo ho scelto il rap, dare forma alle parole, esorcizzare ogni dolore, immortalare ogni emozione». Siamo consapevoli del recente passato non proprio redditizio della scena hip hop e del momento estremamente favorevole che sta attraversando. Pensate che si stia già puntando abbastanza su questa cultura o bisognerebbe fare di più? ''Diciamo che possiamo ritenerci soddisfatti dall'esplosione di questa cultura e, più che pensare ad un ulteriore ampliamento di questo fenomeno, speriamo che l'ondata di successo investa anche tutto il resto della musica non prettamente pop. Chi lo avrebbe detto che un artista estremo come Salmo avrebbe scavalcato le classifiche musicali italiane fino ad arrivare alla vetta? Noi non ci avremmo scommesso un centesimo. Eppure è accaduto. Ciò non può che farci sognare che un giorno tutti gli artisti underground possano raggiungere il successo, sarebbe una bella ventata di aria fresca''.