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06/10/2021   EAKOS
  ''Finché ci sarà la musica con me, io non sarò mai veramente solo...''

Lo scorso 17 settembre è uscito in digitale il nuovo brano di Eakos, “Sangue Amaro”, per Noize Hill Records. Caratterizzato da una musicalità che richiama ad una situazione di epicità mista a desolazione e distruzione, il brano più che uno sfogo, è una vera e propria presa di coscienza da parte dell’artista. Con “Sangue amaro” infatti, Eakos lascia andare una volta per tutte quelle persone per le quali ha incessantemente lottato, ma che alla fine hanno sempre messo al primo posto loro stesse. In un mondo in cui il materialismo e l’opportunismo la fanno da padrone, l’artista ha scelto di lasciare la presa e percorrere in modo più cinico e disilluso il suo percorso. Di certi rapporti umani ormai deteriorati non rimane nulla, se non del sangue amaro. Abbiamo deciso di intervistarlo e di saperne di più.

Charles Bukowski diceva: “A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte ne sono sicuro”. Spesso ci troviamo a confronto con un mondo che sembra essere troppo distante dalla nostra persona. Cosa ti ha spinto a raccontare una parte così fragile di te? C’è qualcosa o un episodio che ti ha spinto a scrivere questo testo? ''Ciao a tutti, prima di tutto ci tenevo a ringraziarvi per questa breve intervista. Per quanto riguarda la domanda in questione, credo sia proprio al centro del concetto dell’artista quello di dover esprimere tutto ciò che lo emoziona, sia positivamente che negativamente. In questo caso ho deciso di mettere alla luce questo lato proprio per combatterlo e per farlo uscire dal profondo nel quale lo trattenevo. Onestamente non c’è stato un singolo episodio, quanto un insieme di avvenimenti che mi hanno portato poi a scrivere questo pezzo''.

Le sonorità trasmettono un senso di epicità, come se fosse la fine di una battaglia e l’inizio di un nuovo percorso. Questo nuovo singolo cosa rappresenta per te come Eakos? Cosa invece per Davide? O le due cose coincidono? ''Spesso per un artista la persona e il personaggio tendono a coincidere, se non per alcune sfaccettature. Ecco, io penso di poter dire che Eakos non è altro che la conseguenza di quello Davide ha provato, il modo in cui Davide manifesta tutto ciò che ha dentro. In questo caso, proprio per come è stata concepita e per il senso di epicità che con MSFT (il mio produttore) abbiamo voluto inculcare, “Sangue Amaro” funge proprio da inno che apre ad un nuovo percorso. Si potrà capire qualcosa in più non appena sarà disponibile l’EP su cui stiamo lavorando da mesi''.

In questi giorni stiamo assistendo a una grande polemica dettata da una serie di vicissitudini che riguardano la politica e il mondo dell’arte in generale. Cosa pensi al riguardo? ''Solitamente tendo a non esprimermi su determinati argomenti, soprattutto se vicini alla politica, poi magari dipende dal contesto e/o dalla sede in cui ci si ritrova a parlarne. Quando però si parla del mio settore, ci tengo a ribadire che bisogna cercare di migliorare la situazione affinché il mondo della musica e dei live riprenda a pieno regime, come è già accaduto all’estero''.

Chiudendo il cerchio, De Andrè ci dà una versione positiva della solitudine dicendo: “La solitudine può portare a forme di straordinaria libertà”. Come vivi ora questo stato di inquietudine nei confronti della società? Che ruolo ha avuto la musica in tutto questo? ''De Andrè aveva ragione. La solitudine aiuta ad ampliare la propria visione, ci dona libertà e ci permette di comprendere ciò che ci rende felici o comunque meno soli. Per quel che mi riguarda, la musica per me è tutto, una madre, una compagna, un’amica e un mondo. Finché ci sarà la musica con me, io non sarò mai veramente solo''.