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09/12/2021   MATTEO VIANO
  ''Non esiste il tempo perso: ogni tempo lo abbiamo dedicato a ciò in cui abbiamo creduto...''

Matteo Viano è un cantautore classe ‘83 di Pernate, frazione di Novara. Nel corso degli anni pubblica i singoli “All’indomani”, “A tempo perso”, “Avrò ragione”, “Un nodo al fazzoletto” e “Ti dedico questa canzone”, che anticipano il primo album “A tempo perso”, la cui uscita è prevista per la fine del 2021.

Ciao Matteo. Parlaci un po’ di te e delle tue origini artistiche. So che il primo approccio l’hai avuto con una tastiera elettronica. Poi, cosa accadde? ''Il primo approccio fu proprio una piccola tastiera elettronica che mi regalò mia zia, seguito dal classico flauto suonato durante il periodo scolastico. Nell’età adolescenziale sono passato allo Djembe e solo all’università mi sono avvicinato alla chitarra imparando a suonarla da autodidatta. Per quanto riguarda il percorso vocale è iniziato tardivamente, per l’esattezza all’età di 27 anni presso un maestro che mi immerse nel mondo della musica classica anche nell’ambito corale. Solo nel 2017, presso una scuola di canto, ho mosso i primi passi per “specializzarmi” nella modalità pop a me più affine''.

Consideri la musica terapeutica, però è solo dal 2016 che cominci a definire il tuo percorso progettuale. Perché in precedenza avevi accantonato la musica? ''La musica, più che accantonata, direi che ha avuto inizialmente un posto secondario perché la passione per il calcio aveva preso il sopravvento e così è stato per circa 20 anni. La crescita personale ed il progressivo allontanamento dallo sport di squadra mi hanno permesso di entrare più in sintonia con il mondo musicale''.

Prima di addentrarci nel nuovo singolo, ne avevi pubblicati altri 4. Ce ne parli per sommi capi? ''Prima dell’ultima pubblicazione sono usciti “All’indomani”, che parla di un amore appena sbocciato, “A tempo perso” ed “Avrò ragione”, che sono due brani che definisco “viaggi introspettivi”, ed infine “Un nodo al fazzoletto”, che racconta del ricordo di un amore passato''.

Il nuovo singolo “Ti dedico questa canzone” si evidenzia per il mood molto intenso, ma la canzone era originariamente destinata per un altro progetto. Quale? ''“Ti dedico questa canzone” la scrissi in origine per un giovane ragazzo ma il progetto finì sul nascere così decisi ugualmente di pubblicarla interpretandola io''.

Entro fine anno debutterai con l’album “A tempo perso”: un titolo che suona come un rammarico per quanto ne sprechiamo, giusto? Quanti saranno i brani previsti e che temi affronti? ''“A tempo perso” nasconde una certa ambiguità, perché se è vero che può rappresentare il tempo buttato, sciupato o comunque speso male, allo stesso tempo, scusate il gioco di parole, risulta anche un momento in cui ci ha potuto dare grossi spunti di riflessione. “Non esiste il tempo perso. Ogni tempo lo abbiamo dedicato a ciò in cui abbiamo creduto. E giusto o sbagliato, ci ha sempre insegnato qualcosa”. L’album sarà composto da 13 tracce e parleranno principalmente di amore e dei miei viaggi introspettivi''.

Secondo te le canzoni escono fluide più nei momenti bui o quando l’umore è sereno? Cosa ti prefigi con la scrittura? ''“Perché scrivi solo cose tristi?” “Perché quando sono felice esco”. Mi sento molto legato a questa citazione di Luigi Tenco, e credo pienamente in ciò che ha detto perché anch’io vivo la stessa realtà. I pezzi che ho scritto li ho realizzati nei momenti di massimo sconforto, nei momenti di gioia mi diverto e non vivo quel mondo introspettivo che mi spinge alla scrittura''.

Cosa aneli come artista? Ad essere un cantautore controtendenza e reattivo? Sarà previsto un tour per l’anno prossimo? ''Posso solo dire che rimarrò fedele a me stesso e quindi a ciò che scrivo, ma adeguandomi alle sonorità attuali per poter trovare un sano connubio così come ho cercato di fare con il mio ultimo singolo. Tour non credo, di certo c’è che non mi fermerò al primo album ed il prossimo anno metterò le basi per l’inizio del mio secondo LP''.

Augurando ottime prospettive, salutiamo Matteo Viano con l’auspicio che il suo singolo possa donare un momento di riflessione in più. (Max Casali)