Sono presenti 1306 interviste.

23/07/2024
RAMO
''Come mai una lumaca dovrebbe avere un guscio a forma di gelato?...''

23/07/2024
ROBERTO GROSSI
''Una bella canzone è tale se lo è anche ascoltata solo con chitarra e voce...''

tutte le interviste


interviste

15/12/2021   MOTS
  ''La soluzione è l’amore e l’empatia, non l‘addossarsi reciprocamente le responsabilità...''

Ciao, spiegateci chi sono i MoTs. ''Siamo due autori che si sono conosciuti alla finale del Festival di Rimini e, apprezzando l’uno il lavoro dell’altro, abbiamo deciso di unire le nostre forze per un progetto comune. Avendo gusti anche piuttosto diversi a livello musicale, abbiamo trovato un terreno comune nell’elettro pop. Per quanto riguarda i testi invece ci ispiriamo al cantautorato italiano che entrambi amiamo''.

Vorremmo sapere qualcosa su “Paradise”, il nuovo singolo. ''Si tratta di un pezzo profondamente ironico, ma con amarezza. Quello che chiamiamo Paradise è in realtà il prodotto nefasto di tante scelleratezze umane. Il pezzo vuole anche fare appello all’amore più come ideale universale che come sentimento passionale''.

C’è un contrasto tra la parte “allegra” sonora e le riflessioni del testo: perché avete fatto questa scelta? ''In parte per sottolineare l’anima sarcastica della canzone, e in parte perché non volevamo che suonasse come una specie di ramanzina. Si tratta sicuramente di un invito a riflettere e ad agire in maniera differente ma includendo anche noi stessi come parte della colpa. La soluzione, se c’è, è l’amore e l’empatia, non l‘addossarsi reciprocamente le responsabilità''.

Come nasce una vostra canzone, abitualmente? ''Di solito Nichel butta già una melodia, e a volte anche una bozza di arrangiamento, e da ciò Hosea inizia a scrivere un’idea di testo. Ovviamente il processo non è così rigido, e può capitare di scambiarsi un po’ i ruoli in determinate situazioni, ma diciamo che si tratta di uno schema piuttosto collaudato con il quale entrambi ci sentiamo a nostro agio''.

Quali sono i vostri punti di riferimento musicali? ''Ne abbiamo parecchi ma la sfida è stata proprio quella di cercare di unire due mondi apparentemente molto lontani. Per quanto riguarda i testi, i cantautori italiani sono una fonte inesauribile di ispirazione e insegnamento ma volevamo un po’ uscire dallo stereotipo musicale legato a quel mondo e dare alla nostra musica delle sonorità più internazionali. Abbiamo deciso di affidarci a suoni elettronici e ad un groove più incalzante per cercare di creare qualcosa di non convenzionale''.