Sono presenti 1306 interviste.

23/07/2024
RAMO
''Come mai una lumaca dovrebbe avere un guscio a forma di gelato?...''

23/07/2024
ROBERTO GROSSI
''Una bella canzone è tale se lo è anche ascoltata solo con chitarra e voce...''

tutte le interviste


interviste

02/01/2022   EL V
  ''Trova al più presto uno stile, un territorio musicale a te congeniale e lavora su quello...''

Dal 17 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica “Di Ponti e di Mondi”, brano di El V feat. AWA FALL estratto dall’EP “Figli Invisibili” (PMS Studio), già presente su tutte le piattaforme di streaming. Un viaggio collettivo, un percorso intimo, e un invito a superare insieme il pregiudizio e il timore nei confronti di chi non ha la tua stessa provenienza: questo è il cuore pulsante di “DI PONTI E DI MONDI”, brano frutto della collaborazione tra EL V e AWA FALL, una delle voci afrodiscendenti più interessanti del mondo reggae/soul europeo. Il risultato è un pezzo r'n'b contemporaneo, profondo e notturno che fa parte dell’EP “FIGLI INVISIBILI”, progetto vincitore del concorso di “Bologna City Of Music Unesco” e un’iniziativa musicale nata dalla mente dello stesso El V, che ne è ideatore e direttore artistico. La realizzazione dell’EP è stata interamente affidata ad interpreti afro-italiani, chiamati a confrontarsi con le produzioni di artisti come Dj Jad e Ice One, tra gli altri. E’ la prima volta che in Italia esce un EP che coinvolge i nuovi volti della musica italiana al fine di sottolineare la necessità di inclusione. Con la produzione e la promozione di EFFERRE LIVE, il videoclip ufficiale di “Di ponti e di Mondi”, diretto da Davide Cocchi (Neffa, Skin e tanti altri), alterna scene che ritraggono i musicisti e gli interpreti del pezzo ad altre che vedono Awa Fall fiera e sorridente alla guida di un’automobile, il tutto avvolto dallo sfondo suggestivo di una città in piena notte. Ecco cosa ci ha raccontato EL V.

Qual è stato il tuo momento no da quando hai iniziato a pubblicare musica? ''Il momento no più pesante di tutta la mia vita artistica è coinciso con il rifiuto da parte di un produttore, di proseguire con la realizzazione di un album, dopo che avevo ricevuto grandi promesse. Era una grande occasione, o almeno così la vedevo io, ma al momento di concretizzare, dopo settimane di contatti e preparazione, tutto si è fermato. E’ stato un duro colpo da assorbire. Ma poi ho ricominciato e sono arrivate tante altre belle occasioni per me e per la mia musica''.

Qual è un consiglio che avresti voluto che qualcuno ti avesse dato? ''C’è un consiglio che avrei voluto ricevere ed è questo: trova al più presto uno stile, un territorio musicale a te congeniale e lavora su quello. Non perderti in mille derivazioni. Non farti affascinare da troppe cose, focalizza una direzione artistica da inseguire e lavora in quel senso. Trovare il proprio percorso è la cosa più difficile, per questo avrei voluto che in passato qualcuno mi dicesse di fare attenzione. Avrei voluto ricevere questo consiglio per poi lavorare in quel modo, sarebbe stato molto importante''.

Credi che canzoni tristi possano avere comunque un effetto benefico? ''Senza ombra di dubbio. Le canzoni tristi hanno un compito ben preciso, aiutarci a vivere la tristezza, per accettarla e in qualche modo amarla. Solo in questa maniera sapremo che è una parte fondamentale della nostra esistenza. E anche se non è mai proporzionata con i nostri momenti felici, è la cosa che legittima la gioia e la soddisfazione. E la musica mette in risalto tutto ciò. Quando riascolteremo un brano “triste” che ha segnato un momento duro e difficile della nostra esistenza, rivivremo quell’attimo che ha dentro di sé la proiezione verso la gioia che poi è tornata a splendere nella nostra vita. Per me uno dei brani fondamentali in questo senso è “I BELONG TO YOU” di Lenny Kravitz. Quella canzone, che in realtà parla di appartenenza e non di separazione, ha dentro una atmosfera piena di tristezza che mi spacca il cuore ad ogni ascolto, ma allo stesso tempo mi rende felice per aver provato, con lei, un momento così profondo''.

Qual è il messaggio del tuo ultimo singolo, “Di ponti e di mondi”? ''La frase che abbiamo scelto per presentare questo brano è questa: Un viaggio collettivo, un percorso intimo, un invito a superare insieme il pregiudizio e il timore nei confronti di chi non ha la tua stessa provenienza. Di questo si tratta. Un brano che vuole invitare le persone ad abbandonare la reticenza nei confronti delle differenze. Una esortazione a capire quanto sia importante quello che possiamo imparare da chi ha un racconto diverso dal nostro, da portare nella nostra vita. Solo così garantiremo un futuro a quelle generazioni che crescono già avendo a fianco compagni di classe, amici, con tratti somatici differenti. Questo è il motivo che ci ha spinto a presentare il progetto FIGLI INVISIBILI di cui ''Di Ponti e Di Mondi'' fa parte e ne è rappresentante. Lo scopo era far cantare a cantanti ed interpreti afroitaliani, la loro situazione attuale. Volevamo parlare di inclusione e di accettazione delle differenze. Ecco il link dove ascoltare l’intero Ep, prodotto da Effrre Live con il contributo del Comune di Bologna e di Bologna City Of Music Unesco https://fanlink.to/figliinvisibili. Il singolo, con la straordinaria voce di Awa Fall e il videoclip con la regia di Davide Cocchi, vuole accendere uno spotlight su questi nuovi figli, i nuovi volti italiani, perché non siano più invisibili''.

Hai già in mente la prossima tappa del tuo percorso musicale? ''La prossima tappa sarà un nuovo progetto, un nuovo brano, un nuovo concerto, un nuovo momento da vivere in mezzo alla musica. GRAZIE MILLE. EL V''.