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09/07/2014   BLOOMING IRIS
  'Non si tratta di educare all’ascolto, ma di educare all'Educazione...'

I Blooming Iris sono Nicolò Capozza (voce), Daniele Razzicchia (chitarra, synth), Guglielmo Sacco (basso), Andrea Orsini (chitarra), e nascono nell'autunno del 2010. Dopo due anni di lavoro pubblicano il loro primo EP, "Field": 5 brani rock graffianti che collocano subito la band come nuova interessantissima realtà rock della capitale. Nel settembre del 2012 esce il videoclip ufficiale del primo singolo estratto "Li(f)e". Durante la promozione di "Field" la band arriva a suonare su numerosi ed importanti palchi romani (Circolo degli Artisti, Traffic Live Club, Init), dividendo il palco con artisti come M+A, Sadside Project, About Wayne e gli inglesi Amusement Parks On Fire. Nel giugno del 2013 esce il videoclip del secondo singolo "Hello Wonderland!" che porta la prestigiosa firma de IL POLIMORFO, e che si colloca al terzo posto tra i miglior video del 2013 nella classifica Cheap Sound (cheap-sound.com). Il nuovo singolo "Woodlack" preannuncia una crescita dal punto di vista musicale che la band vive e concretizza col secondo disco "Amondawa", la cui uscita è prevista per ottobre 2014. L'anima prettamente rock è fiancheggiata ora dall'utilizzo dell'elettronica e da alcuni slanci folk, in un disco che trova la sua forza nella sezione ritmica e nelle aperture sognanti e disincantate. Parlatemi dell’origine del vostro nome, come l’avete scelto? ''Il nome l’abbiamo scelto in seguito ad una proposta fatta da Daniele (il nostro tastierista e chitarrista), che vide su Twitter un post di National Geographic con una foto della nebulosa Blooming Iris. Ne fummo immediatamente tutti attratti, poiché esprimeva allora, ed esprime tutt’oggi, il nostro continuo mutamento e la nostra continua ricerca musicale''. È da pochi giorni in rotazione radiofonica “Woodlack”, di cosa parla questo brano? Com’è nato? ''“Woodlack” è un brano a cui siamo tutti fortemente legati. Parla di amore, nel modo più semplice, onesto e complicato possibile. È una promessa, una confessione. Il brano è nato d’inverno, in modo molto naturale e semplice. È come se in quel momento “Woodlack” avesse deciso di uscire allo scoperto, lasciandoci tutti quanti a bocca aperta. Non è mai stato così facile per noi scrivere un brano che ci toccasse così nel profondo''. Quando avete cominciato a fare musica? Come vi siete conosciuti? ''Abbiamo cominciato a fare musica attorno ai 17/18 anni, alcuni di noi anche prima. Frequentavamo tutti quanti lo stesso liceo, la prima riunione di gruppo avvenne durante la ricreazione, in cortile. C’era chi tra di noi era già impegnato con altri gruppi, ma quando realizzammo che i Blooming Iris erano quello che volevamo fare, ci concentrammo solo quello. Grazie a questo, abbiamo vissuto insieme i momenti decisivi della nostra crescita individuale e di gruppo''. Con quali artisti vi piacerebbe collaborare? ''Abbiamo tutti quanti influenze musicali e gusti molto differenti, ma anche molti punti in comune. Gli artisti con cui ci piacerebbe collaborare sono James Blake, Radiohead, St. Vincent, Lorde e Alt-J. Ma la lista non finisce qui!''. A proposito di Internet, è sempre segnalato tra le cause della crisi del mercato discografico. Secondo voi quale potrebbe essere il modo per risollevarsi da questa depressione? ''Per come la vediamo noi, Internet non è un male, ma non è nemmeno un bene. Va saputo gestire. Il mercato discografico si sta pian piano adattando alle nuove modalità di fruizione della musica. Internet è semplicemente l’evoluzione dell’industria discografica e della musica stessa. Un modo per risollevarsi? Supportare le band che si amano, investire su di loro, personalmente, economicamente. Insomma, esserci l’uno per l’altro''. Che idea vi siete fatti della situazione politica ed economica del nostro paese, a proposito di dirigenti e politici? ''Che l’Italia sia in difficoltà è un fatto noto a tutti. Si dice sempre che chi governa è il riflesso del popolo che lo ha eletto. Se noi affidiamo le nostre difficoltà a politici e dirigenti che non sono nuovi a tradire la nostra fiducia, allora sta a noi disintossicarci dalla pigrizia e dal luogo comune, e dimostrare a noi stessi che prima delle parole contano i fatti. Assumiamoci tutti le nostre colpe e responsabilità''. Spesso nei locali italiani le persone non prestano la dovuta attenzione a un live, vi è mai capitato? Come pensate si possa risolvere questo "problema di educazione all'ascolto"? ''Purtroppo è una situazione che capita a tutti almeno una volta, anche a noi. Ovviamente ognuno è libero di ascoltare musica dal vivo in diversi modi, ma è altrettanto vero che noi italiani abbiamo un grosso problema. Non si tratta tanto di educare all’ascolto, quanto di educare all’Educazione, e basta. Abbiamo spesso notato personalmente come fuori dallo Stivale ci sia molta più civiltà, rispetto, cultura, sia nella vita di tutti i giorni, che durante i concerti''. Progetti futuri? ''Il 4 ed il 5 Luglio siamo stati al Lucca Comics on Tour al Rock in Roma per promuovere il nostro nuovo singolo. Tutto questo grazie alla collaborazione con Strip Temple, manga italiano ottimamente concepito, che ha riguardato anche altre due band che stimiamo molto, gli Werid. ed i Singers. Per quanto riguarda i concerti ora non abbiamo date definite, ma possiamo solo dirvi che ad Ottobre di quest’anno uscirà il nostro primo disco, ''Amondawa'', e non vediamo davvero l’ora di condividerlo con tutti quanti voi!''. (Sara Salaorni)