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ELIO E LE STORIE TESE "Live Mattorosso Festival Montebelluna TV 13-07-24"
   (2024)


ENRICO RUGGERI "Live Arena Megaplex Tortona AL 28-06-24"
   (2024)

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recensioni concerti

BABA SISSOKO   "Live Nadir Padova 08-11-18"
   (2018)

Al Nadir gira sempre bella gente. E l’8 novembre 2018 ha ospitato un grande musicista griot del Mali, nientemeno che Baba Sissoko. In apertura, ad intrattenere il gremito locale padovano, c’era il Gruppo N costituito da batteria, contrabbasso, tromba e trombone. Poi Baba, accompagnato solamente da un batterista incontrato in zona, ha catalizzato l’attenzione dei presenti. Tappa del suo Bamako Jazz Tour, ieri ha visto l’utilizzo di Sissoko dei suoi strumenti etnici, che egli contribuisce a far conoscere nel mondo. Lo ngoni, un piccolo cordofono magico che Baba ha collegato a una loopstation per tessere dei giri blues sopra i quali improvvisava, mentre il batterista seguiva la sua tendenza a costruire complesse poliritmie. Se provavi a battere la testa a tempo, dopo un po’ ti trovavi fuori senza accorgertene. Tre sul quattro, quattro sul sei, non c’era niente da fare. L’unico modo per trovare un battito era attendere che Sissoko invitasse a battere le mani, e nel momento in cui indicava il tempo, allora il tutto prendeva un senso ritmico che prima non aveva. Altro strumento immancabile delle sue performance il tama, un piccolo tamburo tenuto sotto braccio, percosso tramite una bacchetta ricurva. Premendo il gomito che sostiene lo strumento, l’ampiezza della pelle cambia, ottenendo un effetto simile a quello del rototom. Baba alternava frasi cantate al tama, fatto rullare in un’esibizione ginnica esaltante. I pezzi suonati con lo ngoni invece avevano tutto il sapore del rito, coerente con la funzione per l’appunto del griot. Ed alla fine una grande jam: Baba ha invitato tutto il Gruppo N a improvvisare con lui. Quindi, la sessione ritmica era vivacissima, vista la compresenza dei due batteristi. Dialoghi fra tromba, trombone e ngoni, assolo di contrabbasso, pubblico galvanizzato. Alla fine si è unito alla festa anche Falou, padovano di origine senegalese, con il suo djembé, e la jam è diventata decisamente esplosiva. E con le radici del blues e del jazz, Baba Sissoko ha portato una serata di pace e fratellanza africana, in una notte nebbiosa nel bel mezzo della pianura padana. (Gilberto Ongaro)