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DEPECHE MODE "Live PalaAlpitour Torino 23-03-24"
   (2024)


VINTAGE VIOLENCE "Live Legend Club Milano 15-03-24"
   (2024)

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recensioni concerti

CULTURE CLUB   "Live Wembley Arena Londra 19-12-20 "
   (2020)

Sarebbe dovuto essere un concerto vero e proprio, come quelli che si facevano un tempo. Poi, davanti a quanto sappiamo essere successo, dato che di staccare biglietti eccetera non se poteva parlare, serviva una soluzione. E poteva mai una pandemia fermare Boy George, che già nel primo lockdown di primavera non si era risparmiato in minispettacolini casalinghi? E allora ecco l'idea del concerto in streaming, quello per cui alla fine è quasi surreale vedere una band che suona in una arena completamente vuota, ma che non per questo si demoralizza e si lascia andare. "Rainbow in the dark" si spera non sia il futuro della musica live, anche perchè c'è bisogno di sudore e di emozioni dal vivo (e, se vogliamo, anche di incassi per chi nella musica ci lavora), ma intanto è un ottimo modo per restare in contatto con i vecchi tifosi, che in questi anni hanno continuato a seguire le evoluzioni di Giorgino nostro e sanno benissimo come è andata la storia. Ovvero un soggetto del tutto depurato, che gioca con la sua immagine mostrandosi sia pittato come una sciantosa (cit.) ma anche al naturale, mostrando che i quasi 60 anni con lui sono stati clementissimi. E la cui produzione musicale oggi è diventata quasi impossibile da seguire, vista l'infinità di inediti che vengono diffusi sui suoi social. Ma qui c'è materiale anche per le nuove leve, che lo vedono duettare in una versione lenta di "Karma Chameleon" assieme alla 16enne Mila Branger, o nell'inedito "Rainbow in the dark" assieme al ballerino israeliano Asaf Goren. Ma se non siete amanti delle novità, allora il concerto - facilmente reperibile su youtube - diventa una ottima occasione di svago ricordando quello che i Culture Club sono stati negli anni '80, ovvero una macchina da singoli che per qualche stagione ha invaso l'universo mondo, e che ancora adesso, a risentirli, mettono allegria. Chiaro, la voce non è più quella di un tempo, ma forse la raucedine è anche una prova di come gli anni siano cambiati, che non si può fingere di essere quello che non si è più, e che comunque tutto va avanti. E allora ottima l'idea del concerto in streaming, "per chi l'ha visto e per chi non c'era", come avrebbe detto il nostro Ivanone Fossati nazionale. Non ci poteva essere nessuno, chi l'ha visto si è divertito, ma ora lo potranno vedere tutti. E non fatevi spaventare dall'assenza, dietro i tamburi, di Jon Moss: hanno litigato, ora è fuori dalla band. Ma lo sappiamo, certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi eccetera. E allora, finchè c'è vita c'è speranza di rivederlo nella band. (Enrico Faggiano)